Batterio killer, negativi i test effettuati dai Nas Fazio: "No alla psicosi"

Sono negativi gli esami sugli otto campioni di hamburger e polpette a marchio "Country steak", prelevati dai carabinieri del Nas di Padova alla piattaforma di distribuzione Lidl situata ad Arcole

Batterio killer, negativi 
i test effettuati dai Nas 
Fazio: "No alla psicosi"

Roma - Pericolo scampato, per ora. Sono negativi gli esami sugli otto campioni di hamburger e polpette a marchio "Country steak", prelevati dai carabinieri del Nas di Padova alla piattaforma di distribuzione Lidl situata ad Arcole, in provincia di Verona, ed analizzati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie. L’Istituto ha comunicato oggi i primi risultati delle analisi effettuate sui campioni di carni commercializzate in Italia della stessa marca sospettata di essere responsabile del focolaio di intossicazione alimentare da Escherichia coli verocitotossico che ha colpito i bambini francesi. A renderlo noto è stato il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini.

Nessun rischio per la salute "In nessuno dei campioni - ha spiegato - sono stati riscontrati E.coli pericolosi per la salute. In sole 48 ore è stato possibile effettuare le analisi del caso a garanzia del consumatore. Ciò dimostra l’efficienza del sistema di controlli nel nostro Paese che agisce in via precauzionale ritirando dal commercio gli alimenti sospetti finch‚ non sono disponibili garanzie della loro sicurezza".

Fazio: non cedere alla psicosi L’episodio dei 50 studenti americani che si presume siano rimasti intossicati dopo un pranzo alle porte di Roma "non ha nulla a che vedere con il batterio killer. Mi auguro che non si ceda alla psicosi". È quanto auspica il ministro della Salute, Ferruccio Fazio che, a margine di un convegno sul rapporto ospedale-università a Milano, ha voluto rassicurare sull’episodio degli studenti Usa ricoverati nel Salernitano. Proprio rispondendo alle domande dei cronisti su questo episodio, Fazio ha voluto ricordare che "noi abbiamo circa 250 di queste epidemie che si chiamano outbreak ogni anno, con un totale di 1.

500 persone coinvolte. Sono cose che avvengono regolarmente". Fazio ha quindi precisato che "c’è evidentemente un pò di psicosi, ma nulla a che vedere con il batterio killer. Sono epidemie in genere dovute a germi aspecifici". 

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