Bce: "Ripresa moderata: resta ancora l'incertezza Servono riforme ampie"

Nei prossimi mesi la ripresa dovrebbe procedere a un ritmo moderato a fronte di una perdurante incertezza. Bce: "Adottare profonde riforme tese a potenziare la crescita". Verso una svolta nei conti pubblici

Bce: "Ripresa moderata: 
resta ancora l'incertezza 
Servono riforme ampie"

Bruxelles - Nei prossimi mesi "la ripresa dovrebbe procedere a un ritmo moderato a fronte di una perdurante incertezza". Nel bollettino mensile la Banca centrale europea spiega che i dati più recenti continuano, comunque, a "indicare una dinamica di fondo positiva della ripresa". L'istituto centrale invita, poi, i Paesi che in passato hanno subito una perdita di competitività o che soffrono di disavanzi di bilancio o commerciali elevati, ad adottare "profonde riforme tese a potenziare la crescita della produttività". "Le misure dovrebbero assicurare che il processo di contrattazione dei salari ne consenta il flessibile e appropriato adeguamento alle condizioni di disoccupazione e alle perdite di competitività".

Ancora incertezze sull'economia Sulle prospettive di ripresa dell’area euro pesano alcuni rischi al ribasso: fra questi "alcune incertezze sulle prospettive di crescita in altre economie avanzate e su scala mondiale". Nei mesi scorsi si è riaffacciata, fra gli economisti, l’ipotesi che gli Usa possano avere una ricaduta nella recessione. Tuttavia la Bce non sembra dare molto peso a questo scenario: "in prospettiva - dice il bollettino - l’economia statunitense dovrebbe continuare a crescere a ritmi moderati", e la previsione è che "il venir meno del sostegno offerto da fattori temporanei determini una lieve perdita di slancio nella seconda metà del 2010". Non solo. Il 2010 "si prospetta come un anno di svolta per le finanze pubbliche dell’area dell’euro". Quest’anno, "dopo il brusco deterioramento nel 2009, ci si attende che il disavanzo pubblico complessivo dell’area euro registri una sostanziale stabilizzazione".

Il credito alle imprese Nel bollettino mensile la Bce lancia anche un appello alle banche affinché si dimostrino "capaci di incrementare la disponibilità di credito" alle imprese, quando queste aumenteranno la propria domanda di prestiti.

La Banca centrale europea nota, inoltre, come i prestiti bancari continua a rivelare un andamento positivo nel caso delle famiglie, mentre quelli alle società non finanziarie restano negativi, anche se meno che in passato. "Ove necessario - scrive la Bce - le banche dovrebbero trattenere gli utili ed eventualmente ricorrere al mercato per rafforzare il proprio patrimonio".

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