Beckham ha perso il mondiale del Sud-Africa, Nesta lo ha riacciuffato, a sorpresa. L’Inghilterra si è svegliata sotto choc per il crac al tendine d’Achille della gamba sinistra di David, il Milan ha scoperto nella sala operatoria di Villa Stuart che il suo prezioso leader può tornare nelle ultime tre settimane del campionato. Struggente il calvario di Beckham: i giornali inglesi hanno messo il lutto per la notizia, capace di oscurare persino il ritorno a Londra di Josè Mourinho, a testimonianza del fortissimo legame esistente tra il centrocampista del Milan, ferito a morte dall’incidente di domenica notte, e il proprio Paese. Fabio Capello, il ct, è stato il primo a raggiungerlo al telefono e a infondergli coraggio: «Per i mondiali è finita, però lo aspetto per gli europei». Da quel momento tutto il calcio, vicino e lontano da Beckham, gli ha spedito languide carezze: a cominciare da Carlo Ancelotti per finire ai tanti fans di Manchester che qualche giorno prima lo hanno accolto come un vero e proprio re, nonostante indossasse la casacca rossonera e non più quella dei Red Devils.
Durante il viaggio della speranza in Finlandia, diretto da Milano a Turku, per il controllo cui ha fatto seguito, al volo, l’intervento chirurgico per la sutura del tendine, effettuato dall’équipe del professor Sakari Orava, Beckham ha scritto sul proprio sito il commosso grazie. «Sono triste e ferito ma voglio ringraziare tutti per i loro messaggi di sostegno, spero in una guarigione rapida e completa» la frase asciutta che ha fatto il giro del web e del mondo in pochissimi minuti. «Solo io so quanto David ci tenesse a disputare il mondiale», la testimonianza di Carlo Ancelotti. Già: era il suo dichiarato obiettivo. Per questo Becks aveva lasciato gli States due volte e s’era perdutamente innamorato del Milan e del calcio italiano. Per questo, domenica notte, appena ha sentito il crac al piede sinistro, si è fermato di scatto, si è voltato verso la panchina e ha fatto un gesto semplice semplice, accompagnato da una parola, «è rotto», e da un pianto disperato.
Dinanzi alla clinica di Turku, il suo popolo, il popolo universale che vuole bene a questo leale, generoso campione del calcio baciato dalla bellezza e dalla popolarità, si è raccolto quasi in preghiera. «Tutto bene» l’annuncio del clinico, a intervento concluso. È durato 50 minuti, in tutto. «Ci vorranno 4-5 mesi buoni per rivederlo in discreta forma. È chiaro che non potrà giocare il mondiale». Perciò è partita la proposta di trascinarlo comunque in Sud Africa, come capitano non giocatore dell’Inghilterra. «Di sicuro non è la fine della sua carriera» la garanzia firmata dal suo agente Simon Oliveira. «Chiuderà la stagione della Major» ha raccontato alla Bbc. «Se vuole, l’anno prossimo, potrà tornare da noi» l’offerta firmata da Adriano Galliani.
Beckham ha perso il mondiale, Nesta è uscito invece con un sorriso dall’intervento chirurgico a Villa Stuart. Il suo danno, alla fine, è risultato meno grave del previsto (da parte dello staff del professor Mariani). È stata una piccola, grande rivincita per i medici del Milan, “sputtanati” dal primo referto romano e addirittura, secondo qualche pettegolezzo, censurati aspramente nel corso di un colloquio telefonico con il presidente Silvio Berlusconi. Il tendine popliteo di Nesta, per fortuna del Milan, era solo sfilacciato e non rotto: non è stato suturato ma “rammendato”, traduzione del termine «tenodesi» inserito nell’incomprensibile comunicato ufficiale. Non solo, ma allo staff di Villa Stuart era anche sfuggita la rottura del menisco esterno, scoperta durante l’esame preliminare e perciò regolarizzata in artroscopia. È durato 80 minuti l’intervento: ad attendere notizie, oltre a tutto il pianeta Milan, anche la moglie, Gabriela. Il dottor Massimo Manara, medico sociale rossonero, felice come una Pasqua, ai microfoni di Sky ha annunciato che entro 30 giorni il romano può tornare all’attività. Sconfitte le previsioni più cupe.
A questo punto anche per la Nazionale si apre un piccolo spiraglio: toccherà all’interessato decidere.
Di sicuro il Milan può recuperare Nesta per l’epilogo del campionato, scandito da tre impegni uno più difficoltoso dell’altro, Fiorentina, Genoa e Juventus le tappe previste dal calendario. «Nesta è un grande professionista anche nei recuperi» ha detto alla fine il professor Mariani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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