Nata negli anni '90 in America e poi ampiamente diffusasi anche in Italia, la pressoterapia o drenaggio linfatico è un trattamento medico/estetico che, attraverso l'utilizzo della pressione dell'aria sul corpo, migliora la salute del sistema circolatorio e di quello linfatico. In particolare favorisce il drenaggio delle tossine e dei liquidi che ristagnano nei vari tessuti del corpo ed è pertanto particolarmente indicata per contrastare un inestetismo assai diffuso, la cellulite. In realtà i benefici della pressoterapia non si esauriscono qui. Scopriamoli insieme.
A cosa serve la pressoterapia
Come già detto l'obiettivo della pressoterapia è quello di ristabilire un corretto funzionamento del sistema circolatorio e di quello linfatico. Quest'ultimo è costituito da una serie di capillari e di vasi linfatici di dimensioni variabili predisposti alla circolazione della linfa, un fluido che riempie gli interstizi presenti tra le cellule corporee. Il sistema linfatico ha il compito di drenare i tessuti dai liquidi e dalle sostanze di scarto in eccesso. Inoltre esso possiede un rapporto molto stretto con il sistema circolatorio poiché è un vero e proprio regolatore della pressione arteriosa.
Benefici della pressoterapia
Può capitare che per svariati motivi il sistema linfatico vada in tilt provocando una serie di disturbi che vengono trattati con successo dalla pressoterapia. Tra questi il più comune è sicuramente l'edema, ossia una condizione provocata da un accumulo di liquidi nello spazio interstiziale dei tessuti che si manifesta con dolore al tatto e gonfiore. A seconda della sua localizzazione, l'edema si divide in: linfedema, lipedema ed edema venoso.
La pressoterapia riduce poi con successo la cellulite o adiposità localizzata, un complesso di alterazioni della crescita del tessuto adiposo che colpisce il 90% della popolazione femminile. Si manifesta con la comparsa, soprattutto su fianchi, cosce, glutei e addome, di piccoli bozzetti irregolari che danno vita alla cosiddetta 'pelle a buccia d'arancia'. Le cause? Sovrappeso, alimentazione scorretta, sedentarietà, disordini del microcircolo, fattori genetici ed ormonali.
La pressoterapia, eventualmente associata alla terapia motoria, è altresì utile per trattare stati infiammatori cronici dovuti a tumori, malattie classiche dell'invecchiamento, traumi articolari. In particolare, in quest'ultimo caso, essa sgonfia l'arto e gli consente di riprendere più velocemente la sua funzione. Di recente si è poi focalizzata l'attenzione sulla possibile capacità della pratica di stimolare i punti nervosi motori e di avere, così, un effetto calmante in caso di stress.
Come si pratica la pressoterapia
La pressoterapia, che può trattare gli arti inferiori, quelli superiori, l'addome, la schiena e il basso ventre, si pratica con l'ausilio di uno strumento che comprende un apparecchio elettronico collegato a dei cuscini che vengono applicati attorno all'area anatomica interessata. Qui essi esercitano una pressione, variabile da paziente a paziente, grazie a un sistema di getti d'aria.
La seduta di pressoterapia, che dura mediamente dai 30 ai 50 minuti, non richiede una particolare preparazione. Si consiglia solo il digiuno poiché il massaggio esercita una pressione a livello addominale che potrebbe dar luogo a fastidi vari. Non è altresì indicato l'uso di creme, sieri e l'assunzione di tisane.
Una volta posizionati i cuscini attorno alla zona da trattare, il computer presente sull'apparecchio elettronico monitora la situazione tenendo sempre conto di una serie di parametri, tra cui la sequenza di compressioni, la tipologia di pressione da applicare e la tollerabilità del soggetto. Quasi sempre si avverte una sensazione simile a quella di un massaggio.
Al termine del trattamento predonima una percezione corporea di leggerezza. In fase iniziale sono circa 8-10 sedute complessive 2-3 volte a settimana. Durante il periodo di mantenimento è sufficiente una sola seduta a settimana. Il costo della stessa in media è di cinquanta euro. Ricordiamo che bisogna affidarsi sempre ad operatori specializzati.
Le controindicazioni della pressoterapia
Generalmente la pressoterapia è considerata sicura, tuttavia ci sono alcune condizioni in cui è sconsigliata:
- Trombosi venosa profonda
- Flebite
- Vene varicose
- Insufficienza cardiaca
- Insufficienza epatica
- Insufficienza renale
- Diabete mellito.
Per quanto riguarda
la gravidanza, la donna deve sempre chiedere consiglio al suo ginecologo. Molti medici affermano che il drenaggio linfatico è praticabile solo dopo il terzo mese di gestazione.Leggi anche:
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