Esiste un'infiammazione cronica degenerativa della pelle poco nota ai più in grado di evolversi e di peggiorare progressivamente tanto da provocare, se non trattata in modo tempestivo, delle patologie ancora più gravi nella zona interessata: si tratta del lichen sclerosus, o lichen scleroatrofico. Questa dermatosi infiammatoria, nella maggior parte dei casi, interessa la cute e le mucose prevalentemente dell'area anale e genitale, ma non è inusuale che insorga anche in altre zone del corpo.
Ma come si possono riconoscere i primi segnali? Generalmente il lichen sclerosus si manifesta con un prurito intenso che, unitamente al dolore che ad esso presto si associa, rende molto difficoltose attività come la minzione o i rapporti sessuali, con fenomeni di dispareunia nelle donne. La zona interessata dall'infiammazione presenta spesso delle macchie di colore bianco, e tendenzialmente la pelle si assottiglia diventando meno elastica e pertanto molto più fragile.
Nel caso in cui venga trascurata, la patologia evolve in modo preoccupante, dapprima provocando alterazioni strutturali della pelle, con la comparsa di cicatrici, ecchimosi, ragadi o ulcerazioni. I segni precoci e l'intero corredo sintomatologico, poco significativo rispetto ad altre patologie, possono perdurare a lungo prima che si comprenda che dietro di essi si può nascondere ben altro. Per quanto riguarda le donne non intervenire prontamente significa rischiare il restringimento dell'introito vaginale, mentre negli uomini la malattia può causare fimosi, ovvero il restringimento del bordo del prepuzio.
Da ultimo, nei casi più gravi, il lichen sclerosus non trattato incrementa di parecchio il rischio di sviluppare un carcinoma a cellule squamose: la patologia evolve in un tumore al pene negli uomini nell'8% dei casi e in un tumore vulvare maligno nel 5% delle donne colpite. Tentenzialmente sono queste ultime a essere maggiormentre interessate dallo sviluppo della malattia. Come riferito dall'Associazione Italiana Lichen Scleroatrofico, l'infiammazione cronica "si presenta con maggior frequenza nel sesso femminile dove si osservano due picchi di incidenza: età infantile (prepubere) e postmenopausa. Nel sesso maschile si osserva maggiormente intorno ai 40 anni".
Per il momento si tratta di una malattia classificata come "rara" in Italia, ma i suoi sintomi comuni e difficili da individuare specie nelle prime fasi, non aiutano ad avere un quadro chiaro della sua reale diffusione. In genere per scovare il lichen si esegue un'attenta valutazione dell'area interessata, ma la conferma della diagnosi arriva dopo una biopsia del tessuto.
Purtroppo non sono ancora note le cause, ma è probabile che, oltre a una predisposizione genetica, si tratti di un deficit del sistema immunitario, che improvvisamente attacca i propri tessuti. Di sicuro c'è che non è una malattia trasmissibile per via sessuale, come si pensava originariamente.
Ad oggi le cure si limitano a contrastare e alleviare i sintomi, per cui solo una diagnosi precoce può contribuire a convivere con
la patologia senza subire gli effetti devastanti di un suo peggioramento: le terapie prevedono soprattutto l'utilizzo di corticosteroidi topici, incaricati di contrastare le manifestazioni infiammatorie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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