Controlli e abitudini: il vademecum per proteggere la pelle da tumori e patologie gravi

Come sempre il primo consiglio degli esperti è quello di condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, con una particolare attenzione all'esposizione solare

Controlli e abitudini: il vademecum per proteggere la pelle da tumori e patologie gravi
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La nostra pelle ha bisogno di attenzioni quotidiane e di una cura costante, e noi possiamo fare tanto conducendo uno stile di vita corretto e percorrendo la via della prevenzione con controlli periodici da uno specialista, soprattutto in casi particolari come nei pazienti che hanno tanti nei.

Si tratta dell'organo più grande del corpo, e svolge mansioni di prim'ordine, come quella di regolare la temperatura corporea e i fluidi, accumulare delle riserve di vitamina D o proteggerci in superficie dall'intromissione di agenti patogeni quali virus e batteri. Ciò significa che mantenere sana la pelle, difendendola dalla disidratazione, dalla perdita di elasticità dovuta a un invecchiamento precoce o proteggerla da infezioni o allergie ci permette di tenere saldo il nostro primo scudo contro i patogeni: il primo consiglio è quindi quello di preservarla in salute piuttosto che attendere il momento in cui compaiono i veri problemi a causa della nostra trascuratezza.

"Dormire, avere ritmi di vita regolari e una dieta sana, non fumare e non esagerare con l’esposizione al sole sono le regole principali", spiega a Il Corriere il direttore della Struttura complessa di Chirurgia del melanoma e dei tumori oculari alla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano Mario Santinami, "ma anche tenere sotto controllo lo stress è altrettanto fondamentale perché la pelle ne risente moltissimo". Una pelle sana significa avere una barriera sempre efficiente contro le intrusioni di batteri e virus dall'esterno.

Ovviamente le patologie che allarmano di più, anche in questo caso, sono i tumori. Tra questi, ad esempio, il cosiddetto epitelioma, noto comunemente col nome di "tumore del marinaio" in quanto compare generalmente in zone scoperte in cui si subisce un'esposizione solare prolungata nel tempo, magari durante lo svolgimento del proprio lavoro.

I melanomi sono quelli maggiormente temuti per via dell'elevata mortalità: vengono definiti in modo popolare "tumori dei colletti bianchi", e a differenza degli epiteliomi non compaiono in zone esposte per anni al sole, ma si sviluppano soprattutto quando si verifica una sovraesposizione in tempi concentrati, specialmente durante le vacanze estive.

Il primo consiglio è quello di controllare con grande attenzione i nei asimmetrici, dai bordi irregolari, dal colore che cambia, grandi più di mezzo centimetro o che si evolvono modificando rapidamente aspetto: in questi casi meglio farsi da visitare da un dermatologo, dato che, precisa il direttore del Dipartimento Tumori cutanei, immunoterapia e terapie innovative all’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli Paolo Ascierto, "bastano due di queste caratteristiche per giustificare una visita di controllo"."Se viene diagnosticato precocemente, quando è cresciuto soltanto in orizzontale, il melanoma si può risolvere con la sola chirurgia", prosegue l'esperto, "se è 'sceso in profondità' ed è metastatico, esistono terapie che possono guarire, oggi, un paziente su due. Appena 15 anni fa nessuno sopravviveva".

A dare maggiori speranze a pazienti affetti da melanoma è un'immunoterapia a base di tre diversi farmaci, in grado di incrementare i livelli di sopravvivenza fino al 72%.

C'è grande attesa anche per lo sviluppo dei vaccini, i cui risultati al momento paiono promettenti, ma ora come ora il primo consiglio è sempre quello di condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, con attenzione all'alimentazione e al sonno, con l'eliminazione di eccessi, l'addio al fumo e all'alcol e la pratica di costante esercizio fisico:"L'arma migliore che abbiamo a disposizione per 'salvarci la pelle'", concludono gli esperti, "è la prevenzione".

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