Benzina sempre più cara: una stangata da 747 euro all'anno per ogni famiglia

I prezzi dei carburanti registrano ancora aumenti per il decreto "Salva Italia". Nel dicembre del 2010 la benzina costava 1.37 euro, oggi la verde tocca 1,766 euro

Benzina sempre più cara: una stangata da 747 euro  all'anno per ogni famiglia

Adesso il costo dei carburanti, alla luce del nuovo aumento delle accise, è diventato insostenibili. Le associazioni dei consumatori stiumano rincari per quasi 750 euro all'anno a famiglia. Una vera e propria stangata che va a colpire indistintamente tutti i cittadini e non soltanto gli automobilisti. Secondo il sito Quotidiano energia, nel Sud del Paese la verde ha già raggiunto punte massime di 1,766 euro al litro, mentre il gasolio è arrivato a toccare 1,724 euro al litro.

Mentre a Milano cittadini e commercianti sono in rivolta contro il sindaco Giuliano Pisapia per il blocco delle auto proprio nei giorni del ponte dell'Immacolata, chi in Italia ha fatto la benzina si è accorto che l'oro nero è diventato ancora più caro. Anni fa, prima della crisi economica americana che aveva fatto schizzare alle stelle i barili di petrolio, la verde restava sotto l'euro e cinquanta. Cifra che è stata superata di gran lunga. Tra correzioni e accise il litro di benzina galoppa sempre più verso i due euro. Mentre le compagnie hanno scelto di tenere fermi i listini (l'unica eccezione è un ribasso di 0,7 centesimi di Ip sul solo diesel), sul territorio i prezzi praticati registrano sensibili aumenti per il progressivo adeguamento alla stangata fiscale introdotta nel decreto "Salva Italia" varato dal governo Monti. Anche grazie all'effetto moltiplicatore dell’Iva, il rincaro è di circa 10 centesimi per la verde, 13,6 per il gasolio e 2,7 per il Gpl. Il prezzo medio praticato della benzina oscilla tra l’1,708 euro al litro degli impianti Esso e l’1,716 di quelli Tamoil. Per il diesel, invece, si passa dall’1,685 euro al litro di Ip all’1,700 di Tamoil. Il Gpl, infine, è tra lo 0,736 euro al litro di Eni e lo 0,753 di Ip.

"Il costo dei carburanti ha raggiunto, alla luce del nuovo aumento delle accise, un livello insostenibile", hanno commentato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef spiegando che "gli aumenti sul costo dei carburanti agiscono come pericolosissimi moltiplicatori sui prezzi dei beni di largo consumo trasportati in larga parte su gomma". Secondo le due associazioni, "è inaccettabile che, ogni volta che si presenti la necessità di reperire urgentemente le risorse, si ricorra sempre alle accise sui carburanti, senza pensare alle pesantissime conseguenze che tali aumenti comportano per i cittadini". Se nel dicembre del 2010 la benzina costava 1.37 euro al litro, oggi ha superato 1 euro e 70 centesimi. Un aumento complessivo pari a +34 centesimi.

"Nel giro di un anno - precisano le due associazioni - gli automobilisti hanno dovuto sostenere maggiori costi diretti per 408 euro a cui si aggiungono le inevitabili ricadute inflazionistiche pari a circa 339 euro annui". Insomma, un rincaro di 747 euro all'anno a famiglia.

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