Berlusconi: "Mai pensato di mollare" Voli, premier indagato: "Meschinità"

Il presidente del Consiglio a Porta a porta: "La crisi è grave ma lo Stato è vicino a chi ha bisogno". Mollare tutto? "Non mi è mai passato per l'anticamera del cervello". Elezioni: "Pdl al 40%. Il Pd si spaccherà in tre pezzi". E su Noemi: "Tornerei alla sua festa, nulla di piccante". Il futuro di Kakà: "Gli parlerò lunedì, poi vi saprò dire". Voli di Stato: premier indagato a tre giorni dal voto

Berlusconi: "Mai pensato di mollare" 
Voli, premier indagato: "Meschinità"

Roma - E' un Berlusconi energico quello che interviene, a tutto campo, nello studio di Porta a porta, per parlare di politica, economia e, ovviamente, anche di gossip. Qualcuno da settimane ha deciso di gettare le news di cronaca rosa nel dibattito politico ma il capo del governo va dritto per la sua strada e ostenta sicurezza: "Sarà un boomerang per la sinistra". Nonostante i mille impegni e i continui spostamenti per la campagna elettorale il premier non è stanco. E, a quanto dice, neanche nei momenti più difficili, quando tutto e tutti lo attaccavano con accuse false e infamanti, ha mai pensato di mollare tutto.

Mai pensato di ritirarmi "Non mi è mai passato nemmeno per l’anticamera del cervello di mollare" dice il presidente del Consiglio a Bruno Vespa. "Sono stato responsabilizzato dagli italiani e devo portare avanti il governo del Paese. Solo che, a chi mi chiede di non mollare, io devo rispondere non mollo. Ma non ci ho mai pensato, è escluso dalla mia filosofia, dal mio pensiero e da tutto che io possa prima assumere un impegno e poi lasciare qualcosa che invece sento il dovere e la responsabilità di fare".  

Crisi, nessuno muore di fame "Con questa crisi, che è grave, non muore nessuno perché lo Stato è vicino a chi ha bisogno. Oggi come non mai - ha aggiunto il premier - i cittadini sentono che lo Stato è vicino a chi ha bisogno e quindi non mi risulta ci siano persone in una situazione tale da poter dire abbiamo fame". 

Chi perde lavoro aiutato dallo Stato "Oggi non c’è nessuno - ha puntualizzato il capo del governo - che perdendo il lavoro non venga aiutato dallo Stato". E ha riconfermato l'impegno per i precari e per i lavoratori a progetto.

Elezioni anticipate? Fantapolitica "Stiamo parlando di storie, è tutta fantapolitica che si trova sui pazzi giornali che ogni giorno dipingono un’Italia che non è reale". Il presidente del Consiglio parla in questo modo dell’ipotesi di elezioni anticipate.

Terremoto, abruzzesi mi trattano bene "La ricostruzione in Abruzzo è già iniziata a tempo di record. Stiamo gestendo 63 mila sfollati, parte di questi sono nelle tende e il restante negli alberghi sulla costa". Nello studio tv di Vespa il Cavaliere assicura che "c’è un’atmosfera di grande riconoscenza da parte degli abruzzesi per i 10 mila soccorritori che loro definiscono 'i nostri angeli'. La sinistra dice che ci sono persone che reclamano. Non è così - assicura il premier - quando sono andato a fare il giro nelle tende sono stato abbracciato, baciato e tutti mi hanno trattato sempre bene".

Noemi? Tornerei alla sua festa "Ci tornerei a quella festa perché avevo fatto una promessa e io mantengo sempre le promesse. Non poteva esserci nulla di piccante", ha aggiunto il premier, ribadendo che tutta vicenda sarà "un boomerang" per la sinistra. Berlusconi ha poi ribadito la propria posizione sul delicato tema del rispetto alla privacy: "Ho risposto ad un’unica domanda riguardo l’impossibilità di non andare a quella festa di compleanno. Il resto riguarda il privato di quella famiglia e anche il mio. In Italia la libertà è il fondamento della nostra Costituzione che ha al primo punto la privacy".

Repubblica? Niente a cui rispondere Quello di Ezio Mauro è un giornale "assurdo" e io "ho risposto all’unica domanda che si poteva fare a un presidente del Consiglio e cioè che non c’era nulla che mi avrebbe impedito di andare a quella festa". "Il resto - ha aggiunto il premier - è un fatto privato della mia famiglia e mio. Non c’è niente a cui rispondere. Un giornale non può mettersi a fare richieste assurde. Non leggo Repubblica da tempo e vivo benissimo".

Lega? Niente sorpasso del Pdl Il sorpasso della lega sul Pdl "non accadrà", e anche se dovesse accadere "non cambia nulla", neanche per le Regionali del 2010 visto che "abbiamo già in mente di dare alla Lega la presidenza del Veneto, ne abbiamo già parlato. "I sondaggi che ho potuto visionare ci danno in vantaggio al Nord rispetto alla Lega", ha assicurato Berlusconi, e comunque "non accuserei il colpo se un partito territoriale potesse superare in qualche realtà il Pdl, perché è un alleato leale, ho un rapporto straordinario con Bossi e gli altri ministri, e quindi non pavento un risultato che possa dare una posizione migliore alla Lega. Non credo che accadrà, ma non cambia nulla". 

Alla Lega presidenza Veneto "Abbiamo già per il futuro delle regioni del nord in mente da attribuire alla Lega delle cariche importanti, come la presidenza della Regione Veneto. Ne abbiamo parlato già alcune volte - aggiunge Berlusconi - naturalmente ne parleremo ancora e questo rientrerà in un piano di accordi complessivi che sono sicuro saranno presi con la soddisfazione di entrambi".

Il Pd si spaccherà Il premier insiste nel sostenere che dopo le Europee il Pd si spaccherà in tre pezzi, a causa anche della collocazione europea. "Una parte andrà con Bertinotti e i comunisti, Rutelli farà un suo partito, Letta andrà nell’Udc. Smentiranno pure, ma sono abituati a mistificare la realtà e hanno smentito un sacco di cose che poi sono accadute". "Le sembra possibile - chiede Berlusconi a Vespa - che a tre giorni dal voto non c’è un’indicazione precisa e un impegno con gli elettori su dove andranno?". A chi gli faceva notare che Franceschini ha spiegato che si lavora ad un nuovo gruppo, Berlusconi replica: "Quindi conteranno zero. Devono stare da soli perché essendo ex comunisti ed ex democristiani non possono andare nè di qua nè di là, e quindi non conteranno niente". E ironizza su Franceschini: "Meno male che Dario c’è... Un Franceschini al giorno leva il partito democratico di torno".

Immigrati, impugneremo legge Toscana Il governo intende impugnare la legge varata dalla Regione Toscana che concede ai cittadini privi di permesso di soggiorno il diritto di usufruire dei servizi sanitari e di accedere ai bandi per l’assegnazione degli alloggi pubblici.

Fondi per il Sud "Abbiamo a disposizione 57 miliardi di fondi per le aree sottosviluppate da poter destinare al Sud. Ventisette miliardi e 700 milioni sono già stati utilizzati ma per il resto, che verrà bloccato con la prossima riunione del Cipe, vogliamo garanzie dalle Regioni affinchè ci presentino dei piani per le infrastrutture. Non vogliamo che questi soldi vengano utilizzati per altre spese come gli stipendi. Siamo riflessivi". Rispondendo a Bruno Vespa che gli chiede un commento in merito alle critiche della sinistra per l’utilizzo di questi fondi a discapito del Mezzogiorno il premier risponde: "Si tratta di una menzogna perché l’85% dei fondi è destinato al Meridione".

Sicurezza, più soldati nelle città "Non ho mai detto - chiarisce subito il premier - che utilizzeremo 70mila militari" per la sicurezza nelle città ma, visto che "l’esperimento ha dato risultati", "contiamo di aumentare via via il numero» dei soldati impiegati in queste funzioni. "Abbiamo un ampio margine - ha aggiunto - per aumentare i 3.500 soldati che abbiamo impiegato. Crediamo che valga la pena rivedere la situazione delle forze armate per impiegarli nella sicurezza dei cittadini".

Kakà, lo vedrò lunedì Con Kakà "parlerò lunedì prossimo e lunedì potrò dire". Berlusconi fa catenaccio e non svela nulla sul futuro di Kakà. Qualche indizio, però, il presidente del Consiglio lo lascia ricordando la vicenda di Shevchenko "quando arrivò un’offerta che non potevamo eguagliare.

Nonostante la grande amicizia, l’operazione subita dal padre, il fatto che abbia tenuto a battesimo suo figlio, alla fine ho fatto decidere a lui". Quanto a Kakà al Real, Berlusconi poi ricorda: "Abbiamo anche un certo Ronaldinho".

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