Maxi blitz antidroga, sequestrata marijuana per oltre 1 milione di euro

L'operazione della guardia di finanza palermitana. Tre le persone finite in manette e sequestrati oltre 30 chili di marijuana

Maxi blitz antidroga, sequestrata marijuana per oltre 1 milione di euro

Vasta operazione antidroga della guardia di finanza. Nell'ambito dell'attività di controllo del territorio svolta dai reparti del comando provinciale di Palermo, in stretta sinergia con il reparto operativo aeronavale del capoluogo siciliano, i finanzieri del Gico del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo e della compagnia di Partinico, hanno proceduto al sequestro di una piantagione di marijuana.

In particolare, grazie ad un'attività d'intelligence e di determinante supporto della sezione aerea di Palermo, è stata individuata una piantagione di marijuana nel territorio del comune di Partinico (PA). Pertanto, a seguito di mirati e prolungati servizi di osservazione dell'area, sono stati colti in flagranza di reato e tratti in arresto tre uomini partinicesi, (classe '69, '93 e '99), intenti ad estirpare le piante coltivate per condurle poi all'essiccazione. Sono state sequestrate 280 piante ancora radicate al terreno e due sacchi, del peso complessivo di 25 chili, contenente quelle già raccolte.

Distante poco più di 300 metri dalla piantagione, in un casolare i tre avevano già posizionato per l’essiccazione quasi 5 chili di marijuana. Secondo una prima stima, l’intervento, ha permesso di sottrarre numerose piante da cui si sarebbero potuti ricavare, potenzialmente, oltre 220 chili di marijuana. Un quantitativo, che una volta introdotto sul mercato, avrebbe consentito di ottenere notevoli ricavi per la criminalità, quantificati in oltre un milione di euro.

Oltre alla sostanza stupefacente, i finanzieri hanno sequestrato tutto il materiale necessario per l’irrigazione, la coltivazione e l’essiccazione, quattro telefoni cellulari, due autovetture, una bilancia

elettronica, quasi 500 euro in contanti e una pistola a salve, con le relative munizioni, detenuta da uno dei responsabili. I tre soggetti, ora rischiano una pena da sei a venti anni e una multa da 26.000 euro a 260.000 euro.

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