Marcello Chirico
Apparentemente è andato tutto secondo le previsioni: ieri mattina il gruppo regionale di Fi è tornato a riunirsi ed ha confermato, per acclamazione, come proprio capogruppo per lottava legislatura Giulio Boscagli. Dopodiché ha «indicato» come candidato alla vicepresidenza del consiglio Enzo Lucchini e Paolo Valentini come membro della giunta delle elezioni.
Tutto a posto, quindi? Per modo di dire, poiché l«indicazione» di Lucchini sembrerebbe un modo elegante per prendere tempo fino al 6 giugno - giorno della prima convocazione del nuovo parlamentino lombardo - e, in quella data, eleggere il candidato-vero, che sembrerebbe essere lex assessore Domenico Pisani. Una candidatura che non piace ai formigoniani, essendo Pisani intenzionato a creare un nuovo gruppo allinterno di Fi, ma che sarebbe proprio Silvio Berlusconi a volere. A spingere in questo senso sarebbe pure Sandro Bondi che infatti sarebbe intenzionato a vedere, nei prossimi giorni, il gruppo regionale di Fi proprio per definire questi ultimi dettagli.
Che non sembrerebbero affatto di poco conto, ascoltando quanto dichiarato proprio ieri da Pisani (unico azzurro assente alla riunione): «Non è più possibile accettare una condizione come quella che si sta vivendo ora in Regione - è partito allattacco Pisani -. La libertà ha un prezzo e, da uomo libero, sono disposto a pagare fino in fondo per difenderla». Quanto al nuovo gruppo «Federati per le libertà» messo in cantiere da Pisani, lazzurro riferisce che «Berlusconi mi ha chiesto di sospendere liniziativa, in attesa di definire meglio nei prossimi giorni il da farsi».
Intanto, sempre allinterno di Fi, anche leuroparlamentare e commissario provinciale Guido Podestà è al lavoro per rafforzare il partito in contrapposizione alla possibile nascita di un soggetto unico, creando quella che lui stesso chiama «nuova corrente popolare» attorno alla quale avrebbe già raccolto parecchio consenso. Insomma, un problema in più.
Proprio mentre ieri An, alla riunione del coordinamento regionale, si è detta disponibile a discutere sulla possibilità di una federazione di centrodestra , «seppur capendo prima quali siano i contenuti» ha precisato La Russa.
La medesima assemblea ha quindi affrontato il caso della consigliera Ferretto, eletta con An ma già iscrittasi al gruppo misto: si è valutata la possibilità di estrometterla definitivamente dal partito.
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