É la prima volta in Italia e Michela Vittoria Brambilla ne è molto orgogliosa. Il ministro per il Turismo presenta nella sala stampa di palazzo Chigi il Comitato ministeriale per la creazione di un'Italia «animal friendly».
L'iniziartiva è bipartisan e oltre a parlamentari di maggioranza e opposizione amici degli animali e all'Anci, mobilita tutte le più importanti associazioni in questo settore.
L'obiettivo più importante del Comitato è quello di migliorare l'immagine internazionale dell'Italia su questo fronte e così di migliorarne l'appeal turistico.
Questo, con una serie di iniziative concrete. La prima, in questo inizio d'estate, è quella di proporre a tutti comuni italiani un'ordinanza- tipo, che sarà diffusa entro la prossima settimana, con la quale si destina un tratto di spiaggia o uno spazio verde proprio per gli amici a quattro zampe.
«Troppo spesso - dice il ministro- l'Italia si presenta con una immagine di forte arretratezza all'estero proprio sul modo di trattare gli animali nel nostro Paese, così come sono troppi gli alberghi e i pubblici esercizi che non accettano animali al loro interno. Diciamolo: la vita per chi si muove con animali al seguito per ora è difficile. Eppure, nel sito che abbiamo creato, "Turisti a quattro zampe" ormai ci sono migliaia e migliaia di alberghi, bar, ristoranti che continuamente si segnalano per i servizi offerti agli animali. E tutti hanno visto che, attraverso questa pubblicità, hanno anche migliorato i loro affari. Non dimentichiamo che un italiano su 3 possiede un cane o un gatto».
L'ordinanza riguarda innanzitutto i comuni che hanno un litorale, ma anche tutti quelli che vorranno destinare a quest'uso spazi verdi.
A questo punto la palla passa ai sindaci, che saranno ovviamente liberi di adottare o meno l'ordinanza.
Ma il primo segnale positivo è stato inviato da Emilio Floris, responsabile per il Turismo dell'Anci e sindaco di Cagliari, che ha già annunciato: «La prossima settimana faremo un'ordinanza per dare una spiaggia del Comune agli animali».
Tra gli altri compiti del Comitato ministeriale, c' è quello di analizzare il quadro normativo sui diritti degli animali e sul turismo con animali al seguito per predisporre iniziative necessarie allo sviluppo di una cultura «amica degli animali»; predisporre un programma di interventi per favorire il turismo delle persone con animali al seguito; lavorare alla realizzazione di campagne di comunicazione per favorire la diffusione di una cultura animal friendly; affrontare il tema del randagismo; facilitare gli spostamenti in nave, aereo, treno ecc. degli animali.
Oltre a parlamentari di tutti i partiti, hanno aderito al Comitato rappresentanti delle principali associazioni animaliste e ambientaliste (Lav, Enpa, Lipu, Lac, WWf Italia ed altre) e tutti hanno applaudito metaforicamente il ministro Brambilla per l'iniziativa che ha promosso.
Del Comitato fanno anche parte il presidente dell'Anci, Sergio Chiamparino e quello dell'Upi (Unione delle Province d'Italia), Giuseppe Castiglione.
Quanto alla necessità di nuove leggi, la Brambilla ha spiegato che si tratta piuttosto di «rispetto delle leggi vigenti, che troppo spesso non vengono attuate». E soprattutto di un problema culturale, di cambiamento della mentalità diffusa.
«Il nostro primo obiettivo - dice il ministro - è infatti generare un cambiamento culturale, in secondo luogo far rispettare e migliorare le normative e in terzo luogo, fare in modo che associazioni come l'Anci, ad esempio, possano dare il loro contributo con azioni dirette sul territorio».
La Brambilla, si sa, ha una sensibilità particolare in fatto di animali. Lei stessa ha 27 gatti, 15 cani, 4 cavalli, 2 asini, 7 capre, 5 galline e 200 piccioni. «Tutti animali - dice - che ho raccolto dalla strada o ho sottratto a maltrattamenti e che mi sono portata a casa».
Il ministro recentemente si è espressa contro la liberalizzazione della caccia, in occasione dell' approvazione della legge comunitaria, si schierata contro lo sfruttamento degli animali negli spettacoli ed è sempre in prima linea in questa battaglia.
Adesso, pone molte delle sue speranze nell'attività del nuovo Comitato ministeriale.
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