Caccia al mullah Dadullah: forse accerchiato in un villaggio

Caccia al mullah Dadullah: forse accerchiato in un villaggio

Kandahar -Le forze afgane hanno accerchiato circa duecento talebani nel villaggio di Keshay, nella provincia meridionale di Uruzgan, e tra questi potrebbe esserci il mullah Dadullah, il comandante militare della milizia responsabile del rapimento del giornalista Daniele Mastrogiacomo, delle trattative per la sua liberazione ma anche dell'orribile esecuzione del suo autista e dell'interprete afghani che lo accompagnavano. Lo hanno annunciato fonti della polizia e del governo del Paese.

Accerchiati in un villaggio I talebani sono stati accerchiati sabato nel villaggio montuoso di Keshay, nella provincia di Uruzgan. Lo ha riferito il capo della polizia provinciale, generale Mohammad Qasim Khan, che ha aggiunto che nell'operazione sono state coinvolte le truppe Nato. na portavoce dell'alleanza atlantica, tenente colonnello Angela Billings, ha detto di non avere informazioni a riguardo. Qasim ha spiegato che le forze afgane hanno ingaggiato un breve conflitto a fuoco con i talebani, che si erano riuniti per un incontro e sono stati costretti a rifugiarsi nelle abitazioni del villaggio.

Sorpresi durante un vertice «Il mullah Dadullah e altri comandanti regionali stavano partecipando a questo vertice. Proprio ora, l'esercito afgano la polizia afghana e le forze Nato hanno congiuntamente circondato quest'area», ha dichiarato Khan all'Associated Press, «stiamo cercando di ottenerne la resa e arrestarli senza violenza». Il vice ministro degli Interni per la Sicurezza, Abdul Hadi Khalid, ha riferito alla commissione del Parlamento che è possibile che il Mullah Dadullah sia tra i talebani che stavano partecipando all'incontro. Non ha indicato ultimatum per i negoziati. Uccidere o catturare Dadullah, stretto collaboratore del capo supremo dei talebani - l'inafferrabile mullah Omar - e leader con fama di spietatezza, sarebbe un grande successo per il governo afgano e i suoi sostenitori stranieri.

Sette 007 di Kabul uccisi Sei agenti dei servizi segreti afghani sono morti nell'esplosione di una bomba collocata sul ciglio della strada nella provincia orientale di Laghman, nel Nuristan. Viaggiavano in auto quando l'ordigno è stato azionato con un telecomando. Il nuovo attacco arriva all'indomani di altri tre attentati che avevano fatto 11 morti, tra cui altri due agenti dei servizi più un uomo di scorta e il loro autista.

Poche ore prima due poliziotti erano morti e altri cinque erano rimasti feriti in un agguato nella provincia sud-orientale di Zabul rivendicato dai talebani. Il cadavere decapitato di un altro 007 afghano è stato scoperto a Ghazni, 150 chilometri a sud-ovest di Kabul.

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