Cairo esulta per l'Europa, promette rinforzi e apre alla cessione di Cerci

Cerci ed Europa League sono gli argomenti che più tengono banco in queste settimane in casa Torino. Il presidente Cairo ha le idee chiare: "Se Cerci non è motivato, difficile trattenerlo". Il numero uno granata, poi, non nasconde la propria soddisfazione per la vittoria esterna in Europa

Cairo e Cerci, ancora insieme la prossima stagione
Cairo e Cerci, ancora insieme la prossima stagione

Cerci sì-Cerci no? Il mercato è ancora un tema caldo nell'estate del Torino e i tifosi temono di perdere, dopo Immobile, anche l'altro gioiello protagonista della bella stagione passata.

Lo stesso Presidente Cairo non nega che del tema si sia parlato fin troppo, ma nonostante ciò non può ancora rassicurare la tifoseria sulla permanenza dell'attaccante:

"Se ha il piacere di rimanere a Torino"- dice -"io sono il primo a volerlo tenere. Ma se vuole andare, non è opportuno trattenere un giocatore non motivato".

Se Cerci dunque desidera lasciare il Toro, Cairo è pronto a vagliare le offerte di chi si farà avanti.

Al momento le attenzioni del Patron granata sono tutte rivolte al doppio impegno europeo dei granata contro il Brommapojkarna, ed è grande la soddisfazione per il netto successo in terra svedese:

"Il 3-0 è un bel risultato, tenendo conto del fatto che gli Svedesi hanno giocato 16 partite di Campionato e sono molto più allenati".

Cairo fissa gli obiettivi della squadra: evitare brutte figure in campo internazionale, tanto per cominciare, prendendo sul serio l'Europa League; perciò promette ancora qualche intervento sul mercato:

"Sarà importante una rosa ampia con i giusti ricambi".

L'Europa è una vetrina, ma non va trascurato il Campionato, dunque impegno massimo su entrambi i fronti.

Non solo calciomercato ed Europa nelle parole di Cairo: il Presidente si sofferma anche sulla Federazione e sulla sfida che vede contrapposti per la poltrona di presidente Albertini e Tavecchio. Cairo sta dalla parte di Albertini:

"Non è giusto che Lega Dilettanti e Lega Pro possano eleggere il presidente federale con il parere contrario della Serie A". Il rischio è quello di ritrovarsi con una serie A spaccata, visto che con il passare dei giorni l'appoggio a Tavecchio è sempre meno solido.

All'inizio solo due squadre, Roma e Juventus, erano contrarie alla sua candidatura, ora sono diventate sei,L'opposizione è molto cresciuta negli ultimi tempi",

ha concluso Cairo.

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