Se ne parlava da giorni, poi il Giornale ha pubblicato in prima pagina, "Juventus in vendita", ricostruendo il retroscena della vicenda che riguarda il calcio, con il club più blasonato in Italia, ma anche la finanza. Al mattino presto è arrivata la smentita di Exor, la holding che controlla il 63,8% del club torinese: Le ipotesi di una cessione della Juventus "sono destituite di ogni fondamento". Qualcuno ha subito sussurrato: era inevitabile una smentita, visto che il club è quotato in borsa e i non pochi problemi degli ultimi tempi.
Dalla famiglia Agnelli (o meglio dall'Olanda, ove ha sede la holding Exor) arriva la smentita, e noi ne diamo atto, doverosamente. Di certo i costi nel mondo del calcio sono sempre più esorbitanti (non solo per la Juve) e i guadagni pressoché inesistenti. Occorrerebbe forse un modello di business nuovo, ma con l'ingresso degli arabi e dei fondi americani la corsa verso gli ingaggi sempre più esorbitanti (per non dire pazzeschi) dei giocatori sembra non fermarsi mai. Certo, Exor non è povera. Resta da capire se la voglia di portare avanti il progetto sportivo bianconero è ancora forte, oppure se è venuta meno. Vedremo gli sviluppi di questa vicenda.
Zoff: "Vendita sarebbe tragica"
"La vendita della Juventus da parte della famiglia Agnelli sarebbe tragica, perché loro rappresentano un'istituzione del Paese. Il mondo cambia ma gli Agnelli rimangono gli Agnelli, loro sono stati la Juventus".
Lo ha detto l'ex portiere della Juventus Dino Zoff a Radio Anch'io Sport, commentando le indiscrezioni pubblicate su il Giornale. "Se dovesse succedere ciò rimarrei deluso: per me la tradizione vale, non è una cosa da cambiare perché cambia il tempo. Vendere anche la Juventus sarebbe troppo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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