"Mi hanno trattato come il mostro di Firenze...". Lo sfogo di Mancini poi lo spot per l'Arabia Saudita

Dopo le burrascose dimissioni da ct della Nazionale italiana, è già tempo di una nuova avventura per il tecnico jesino. Le polemiche però non sono finite

"Mi hanno trattato come il mostro di Firenze...". Lo sfogo di Mancini poi lo spot per l'Arabia Saudita
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Adesso c'è anche l'ufficialità: due settimane dopo la rinuncia a guidare la Nazionale italiana, Roberto Mancini è il nuovo ct dell'Arabia Saudita.

"Ho fatto la storia in Europa, ora è tempo di fare la storia in Arabia Saudita". Sono le prime parole di Mancini da nuovo ct dei Green Falcons, in un video con cui la Federazione saudita annuncia il suo arrivo ricordando l'impresa del 2021 compiuta alla guida dell'Italia.

"In questi giorni ho ricevuto una manifestazione di piena fiducia sulla mia persona e di apprezzamento del lavoro svolto in questi anni dalla Saudi Arabia Football Federation che mi ha scelto per il prestigioso incarico di Head Coach della National Team, e che ringrazio nella persona del presidente Yasser Al Misehal - ha poi scritto sulla sua pagina Instagram -. Sono entusiasta di aver accettato questo nuovo progetto che si fonda sulla condivisione della visione strategica di crescita del settore calcistico e in particolare del mondo dei giovani a cui tengo da sempre. Questo incarico è un riconoscimento del valore attribuito al calcio Italiano e anche in questa esperienza porterò con orgoglio la nostra italianità nel mondo".

Le riflessioni poi si fanno più amare in una chiacchierata telefonica con il direttore dell'Agenzia Italpress, Italo Cucci."Mi hanno trattato come il mostro di Firenze, sì, Pacciani..." ha confidato il tecnico jesino.

L'accordo tra le polemiche

Da 9 milioni in tre stagioni a 60, un bel salto in pochi giorni. Le indiscrezioni si rincorrevano da domenica 13 agosto, quando a sorpresa il ct dell'Europeo vinto con l'Italia aveva annunciato a Gravina il suo addio (e a dire il vero qualcuno era convinto che l'Arabia avesse già chiamato). Con Mancini andrà tutto lo staff che lo aveva seguito in nazionale, da Evani a Lombardo, riaprendo tra l'altro il discorso dell'organizzazione del club Italia con il nuovo ct, Luciano Spalletti. La cifra dell'ingaggio dovrebbe aggirarsi sui 25 milioni a stagione, da qui fino al Mondiale, più bonus e benefit sostanziosi. Comunque sia, petrodollaro in più o in meno, Mancini diventerà il ct più pagato al mondo.

La sua missione, portare l'Arabia al prossimo Mondiale, in Usa-Canada-Messico, e far crescere il calcio saudita che sta comprando campioni a suon di milioni per dare lustro alla Saudi League e coltivare il sogno di poter organizzare presto il Mondiale in casa. Una scelta che farà discutere. Solo un anno fa, il ct azzurro aveva infatti rifiutato un'altra offerta araba, ma per allenare il Newcastle di proprietà del fondo sovrano, per 15 milioni l'anno. Al di là della scelta economica, pure evidente, cosa è cambiato? Forse la convinzione di un percorso difficile in azzurro, vista la dichiarata richiesta di togliere dal contratto con la Figc la clausola di licenziamento in caso di mancata qualificazione a Euro 2024.

L'aveva avanzata a Gravina la moglie-avvocato, Silvia Fortini, che non a caso domani dovrebbe salire con Mancini sull'aereo per Riad.

Da lì comincerà un'avventura che partirà con due amichevoli, ironia della sorte a Newcastle, con Costarica e Corea del Sud, l'8 e il 12 settembre. Mentre l'Italia sta avviando la sua era Spalletti.

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