Due nomi per capire come cambia la Juventus. Nicolò Fagioli e Paul Pogba. Il regista azzurro «aspettato» dopo la squalifica per le scommesse con tanto di piano di recupero e ingaggio confermato. Il Polpo francese «lasciato» al suo destino dopo la sospensione per doping con il minimo salariale. Fagioli è futuribile, mentre neanche l'età gioca a favore di Pogba per quella che vuole essere una giovane Signora. Juve che nonostante l'apertura del giocatore a tagliarsi l'ingaggio, attraverso interviste non autorizzate, lo ritiene al capolinea della sua seconda avventura bianconera. Non c'è spazio. Per responsabilità sue, leggasi l'assunzione di un integratore proibito anche se a sua insaputa. E i suoi otto milioni netti all'anno non rientrano più nella politica di una società sostenibile. L'eccezione è Vlahovic chiamato a trovare la quadra di un prolungamento che ne spalmi l'ingaggio.
Poi la Juve sfoltirà ulteriormente per scendere sotto il muro dei cento milioni con il monte ingaggi. Arthur e Danilo (a scadenza e tenuto ai margini da Thiago Motta in questo inizio di stagione) gli indiziati, ultimi retaggi della vecchia gestione. Adesso c'è la ricetta di Giuntoli: più Fagioli, meno Polpo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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