Gianluca Di Marzio ha dimostrato con i fatti di essere il re del calciomercato italiano e proprio ieri sera, lunedì 5 giugno, è ripartita la consueta trasmissione estiva "Calciomercato L'Originale" arrivata già a 20 anni di storia. Un grande classico d'estate che alimenta sogni e desideri di tifosi e appassionati e scandisce le serate di febbrile attesa in attesa dei grandi colpi di mercato. In esclusiva per ilGiornale.it, Di Marzio ha commentato l'addio inaspettato al Milan da parte di Paolo Maldini e Frederic Massara. L'esperto di calciomercato ha inoltre approfondito alcune trattative di mercato che vedono protagoniste Milan, Inter, Juventus ma anche alcuni club europei.
Di Marzio, cos'è successo veramente tra Cardinale e Paolo Maldini?
"È successo che la proprietà ha deciso per un cambiamento radicale. Sollevare dall'incarico Maldini non vuol dire cambiare solo un direttore ma una vera e propria modalità di lavoro che secondo la proprietà deve essere diversa, più americana. Le due filosofie di pensiero evidentemente non collimavano anche se va riconosciuto a Maldini e Massara il grandissimo lavoro svolto dal punto di vista tecnico-finanziario. Aver vinto lo scudetto, raggiunto la semifinale di Champions League e aver portato il valore del club attorno al miliardo di euro rivalutando pesantemente la rosa non è da tutti. Theo Hernandez, Maignan, Tonali, Rafa Leao, Pierre Kalulu, Ismael Bennacer per citarne alcuni hanno triplicato e quadruplicato i loro valore. Penso che non si possa giudicare il lavoro di due professionisti per una sessione di mercato andata male. I giudizi sull'ultimo mercato del Milan lasciano il tempo che trovano, un acquisto si valuta nell'arco del tempo. Ieri, però, non c'è stata una litigata o un confronto, è stata semplicemente data una comunicazione e Maldini ha preso atto di questa cosa".
Pensi che sulla scelta di sollevare dall'incarico Massara e Maldini abbia inciso l'annata negativa di Charles De Ketelaere?
"No, non penso. Sicuramente è dipeso dal diverso modo di vedere e concepire le cose le cose. De Ketelaere è un giovane, è stato un investimento importante ma bisogna aspettare a giudicarlo in un senso o nell'altro. Io penso che tra proprietà e Maldini, per differenze di vedute su diverse cose, non c'era più il giusto feeling che ci deve essere alla base per una convinvenza serena. L'anno scorso c'erano già state delle frizioni ma i risultati e lo scudetto avevano tamponato tutto. Una proprietà ha tutto il diritto di fare le proprie scelte e ora vedremo come ripartirà e con che tipo di valori".
Si vociferea di un possibile addio di Pioli, è vero?
"Lui non ha mai pensato di andarsene, non credo che la proprietà voglia cambiare. Sicuro Pioli non vuole andare via, bisognerà vedere se lo confermeranno ma pare che avrà ancora più potere e un ruolo manageriale. Posso dire per certo che lui non ha pensato un secondo di andarsene".
I giocatori del Milan hanno incassato la notizia e pare ci sia fermento. Pensi che qualcuno chiederà di andare via?
"Chiaro, questi sono scossoni che colpiscono duramente perché molti di questi giocatori hanno scelto il Milan non solo per blasone del club ma anche per l'immagine di Paolo. Lui e Massara sono sempre stati vicini alla squadra, Maldini è un'icona, una leggenda del club rossonero, un punto di riferimento e i calciatori erano convinti di poter preseguire con lui e Massarà. Sicuramente la proprietà ripartirà con un nuovo progetto e vedremo se chi li sostituirà riuscirà a fare altrettanto bene ottendendo risultati".
Loftus-Cheek, Kamada, Arnautovic: pensi che queste trattative già imbastite potrebbero saltare?
"Guarda, è successo tutto rapidamente che non lo sanno nemmeno agenti di Kamada e Loftus-Cheek (ride; ndr). Penso, però, che se su questi giocatori c'era già l'ok da parte dell'allenatore, presumo che Pioli darà indicazioni per proseguire in questo senso. Poi vedremo se si riusciranno a chiudere realemente. La ferita è fresca visto quello che è successo ieri sera. Arnautovic ad esempio potrebbe non rientrare in un profilo di interesse per la proprietà. C'è stato uno sbandamento a livello del mondo del calciomercato, ho ricevuto diverse chiamate da parte dei procuratori che mi chiedevano se fosse una notizia vera. Questa cosa ha spiazzato anche gli addetti ai lavori perché inaspettata. Procuratori che fino a venerdì erano in sede per parlare di giocatori che ora non sanno se si andrà avanti. Ora la palla passa alla società, che a bocce ferme inizierà a riparlare con i vari soggetti".
Rafael Leao ha rinnovato il 2 giugno il suo contratto fino al 2028 e dopo la notizia dell'addio di Maldini si è mostrato perplesso sui social. Pensi possa essere ceduto o chiedere la cessione?
"Non penso, anche perché su questo rinnovo c'è stato il marchio forte della proprietà, è stata la prima operazione di salvaguardia di un patrimonio del club, dove la proprietà ha avuto ruolo incredibile. Furlani è stato parte attiva oltre a Maldini e Massara. Hanno inserito una clausola alta ma che tutela il club e penso che nonostante l'addio dei due dirigenti il portoghese resterà al Milan".
Che sessione di calciomercato prevedi: fiacca o ricca di colpi?
"Già l'estate scorsa ci sono stati i primi segnali con giocatori che dalla Premier o da altri campionati sono venuti da noi. La prima inversione di tendenza si è dunque già notata e aldilà di tutto il calcio italiano ha dimostrato di avere le idee giuste. L'importante è lavorare bene nello scouting, l'Atalanta ad esemipo che prende Hojlund a 17 milioni di euro allo Sturm Graz e oggi lo rivende a 70-80 allo United vuol dire che ha lavorato bene. Bisogna essere consapevoli che campionati come la Premier League o squadre come Bayern, Psg non si possono raggiungere finanziariamente, dunque bisogna batterle sul tempo con un ottimo scouting. Per quanto riguarda il mercato, se il buongiorno si vede dal mattino dopo quanto avvenuto ieri sera (ride; ndr)".
Si è parlato di un possibile ritorno di Hakimi all'Inter: cosa c'è di vero?
"Non credo proprio che Hakimi tornerà all'Inter perché ingaggi di quel tipo sono difficilmente sostenibili oggi dal calcio italiano, il suo stipendio al Psg è raddoppiato. Non credo poi che il club lo regalerà, dipenderà molto dall'allenatore che alla fine penso sarà Nagelsmann ma non penso possa tornare in nerazzurro".
Credi che Lukaku resterà all'Inter o credi che dipenderà molto dalla conquista della Champions League?
"Non credo dipenderà Champions ma dalla valutazione che il Chelsea e Pochettino faranno del giocatore. Le condizioni per imbastire un altro prestito ci sono perché il belga può arrivare solo così. Però credo che l'Inter non voglia pagare altri 8 milioni di euro per il prestito, penso che lo voglia a condizioni migliori. Se mi chiedi di sbilanciarmi, io penso che alla fine si potrà fare visto che conterà e tanto la volontà del giocatore. Credo però ci siano i margini per fare un altro prestito".
Vlahovic ha deluso alla Juventus, pensi ci siano i margini per un addio già quest'estate?
"Sicuramente la Juventus non vuole svenderlo, svalutarlo. Il club ha paura e non vuole rischiare di dar via un giocatore da grandi potenzialità facendomagari un grave errore. Per cederlo dovrà arrivare un'offerta all'altezza di quello che ha pagato qualche tempo fa alla Fiorentina. Oggi, però, la Juventus ascolterà offerte congrue per tutti i suoi calciatori vista anche la situazione che si è venuta a creare. Vlahovic non è nella lista dei partenti ma non verrà nemmeno svenduto".
A livello europeo pensi ci saranno tanti movimenti di mercato?
"Gli addii al Real Madridi di Karim Benzema, che è andato all'Al Ittihad, e di Lionel Messi che ha lasciato il Psg hanno già fatto capire che sarà un mercato scoppiettante. I nomi che circolano, soprattutto nel reparto offensivo sono tanti: penso ad Harry Kane, Kolo Mouani e tanti altri. Non dico Mbappé perché penso sarà il gioiello di mercato del 2024. Il Real sostituirà Benzema facendo acquisto propedueitico a quello dell'anno prossimo che per me sarà proprio Mbappé. ll francese è l'ossessione di Florentino Perez e penso che il suo sogno sia quello di formare la coppia Haaland-Mbappé non dico nel 2024 ma nei prossimi anni".
Pensi ce
la farà davvero a realizzare questa doppietta?"Seondo me ce le farà, non so se entrambi nel 2024 o nel 2025 ma se chiudo gli occhi e immagino l'attacco del Real Madrid del futuro io vedo Haaland e Mbappé insieme".
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