Cani vietati nei luoghi pubblici: danno ansia

Cani vietati nei luoghi pubblici: danno ansia

A Teheran non si può più portare a passeggio il proprio cane in luoghi pubblici. E nemmeno viaggiare in macchina con l'amico a quattro zampe. O quanto meno così ha sentenziato il capo della polizia Hossein Rahimi che avrebbe spiegato all'agenzia di stampa «Young Journalist Club» il motivo con «le paure e l'ansia» che i cani provocano nelle persone.

Il possesso di un cane è stato scoraggiato in vari modi in Iran fin dalla rivoluzione islamica del 1979. Da un lato è considerato «animale impuro» dalle autorità religiose e tollerato solo nella sua funzione di animale da guardia, dall'altro tenerlo come compagnia è considerato un segno di devianza verso uno stile di vita occidentale. In passato si è arrivati a confiscare gli animali, e nel 2010 il ministero della Cultura e della Guida islamica ha proibito di pubblicizzare alimenti per cani. Ora il capo della polizia ha minacciato «misure», non meglio specificate, verso gli inadempienti, motorizzati o pedoni che siano.

Il fronte del no parla di impossibilità di pregare in presenza di un cane ma la butta anche in politica estera: a causa delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti le difficoltà economiche sono sotto gli occhi di tutti e spendere milioni di dollari per dare da mangiare ad animali da compagnia sembra inaudito.

Questo forse significa che non vedremo più labrador, barboncini e fox terrier per le strade della antica capitale? Non proprio. Pare anzi che negli ultimi anni il possesso di un animale domestico - pure i gatti infatti sono malvisti dai religiosi, anche se meglio tollerati - sia aumentato. Numeri certi non ce ne sono, naturalmente, ma il «New York Times» che parla apertamente di una legge che «abbaia più che mordere» rileva come le cliniche veterinarie siano passate da una - quella dell'ospedale di Teheran, unica opzione fino a qualche anno fa - a svariate decine.

Il malumore insomma cova e la disobbedienza civile pure.

Un po' come quella intrapresa dalle donne iraniane contro l'obbligo di portare il velo, con campagne come My Stealthy Freedom, la mia libertà rubata, che postano sui social foto e video in cui passeggiano per strada mentre si tolgono l'hijab sfidando la legge. Chissà se vedremo presto video in cui audaci padroni si fanno selfie a spasso nel parco cittadino con il loro bassotto?

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