Celi a San Siro, un disastro annunciato

Passerà alla storia come il primo arbitro ad aver espulso Mourinho nel campionato italiano. L’eroe è Domenico Celi, 36 anni lo scorso 18 gennaio, nato a Carbonara in provincia di Bari, ma appartenente alla sezione di Campobasso. Prima di ieri sera aveva diretto soltanto 5 partite di medio calibro (Napoli-Catania, Chievo-Genoa, Milan-Siena, Sampdoria-Bologna, Chievo-Reggina), maluccio l’ultima con un rigore negato al Napoli e un gol annullato al Catania per aver fischiato con qualche secondo di anticipo la fine del primo tempo e scarso buonsenso. Un azzardo.
A priori si trattava di una partita da «internazionale»: bastava scegliere fra i quattro lasciati a casa (Dondarini, Rizzoli, Rocchi, Rosetti) o i due utilizzati come quarto uomo (De Marco, Farina). Invece Collina ha mandato Celi a San Siro lasciando a Gervasoni, uno dei fischietti sui quali punta di più, il compito di fare il quarto uomo.

Celi l’ha ripagato mostrando i muscoli con il tecnico portoghese, limitandosi ad ammonire Sammarco che in elevazione ha rotto il sopracciglio a Muntari e negando due rigori alla Sampdoria nella ripresa. Per sua sfortuna non ha visto neppure il pugno portato da Adriano sullo stomaco di Gastaldello. Un altro disastro, questa volta annunciato alla vigilia.

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