Cinema, arte e cene romantiche tra canali e isole della laguna

La partenza? Dall'Hilton Molino Stucky Venice con vista mozzafiato. La sosta? A Burano, alla scoperta della Casa di Bepi...

Tra i migliori hotel a livello internazionale, è il più grande della città (379 camere e suite) e dalla piscina panoramica sul tetto la vista è impagabile. Hilton Molino Stucky Venice è uno dei luoghi da vivere o visitare durante il Festival del Cinema. «Moderno capolavoro veneziano» ospitato all'interno di un ex molino di fine Ottocento sulle sponde dell'isola della Giudecca, vanta otto ristoranti e bar, una spa e suite uniche: le Tower, situate nel cuore della torre originale del mulino, e la Presidenziale su due piani, che si trova proprio in cima alla torre. Qui, dalla Jacuzzi privata, si può ammirare la miriade di canali, palazzi e chiese, ma anche dal ristorante Aromi, che il 14 e il 28 settembre, e il 5 ottobre ospita WDine Tasting, cene-evento su prenotazione con protagonista la cucina creativa dello chef Ivan Catenacci abbinata a una selezione delle migliori cantine italiane, in un percorso alla scoperta dell'abbinamento perfetto. Una volta vissuta questa destinazione romantica, ci si può spingere oltre, verso le 117 isole collegate da oltre 400 ponti su 150 canali che caratterizzano Venezia. In particolare, merita una visita Burano, famosa per le case colorate che si riflettono sull'acqua. Per goderne appieno, è necessario addentrarsi e perdersi tra calli, callette e viuzze, fino ai Tre Ponti, un ponte in legno che congiunge tre rive, il luogo migliore per scattare fotografie delle abitazioni tipiche, un tempo colorate per delimitare le proprietà. Una leggenda, invece, narra che erano i pescatori a dipingere la propria casa, per riconoscerla da lontano durante i lunghi periodi di assenza dovuti alla pesca. Tra queste, da non perdere la Casa di Bepi Suà, decorata con forme geometriche di qualsiasi tipo. Bepi, al secolo Giuseppe Toselli, era un amante della pittura e un appassionato di cinema. Lavorava al Cinema Favin come uomo delle pulizie e manutentore, poi, quando la struttura chiuse, si mise a vendere caramelle nella piazza Galuppi e fino ai primi anni Ottanta, nelle calde serate estive, organizzava il cinema all'aperto nel suo campiello: dopo aver appeso un lenzuolo bianco alla parete della sua abitazione, proiettava cartoni animati e film divertenti per dilettare i bambini.

Oltre al legame con arte e cinema, Burano è nota anche per il merletto ad ago, per la produzione di maschere e per gli artigiani del vetro al lume, molti dei quali lavorano nella vicina Murano. Anche qui, però, si trovano delle vere e proprie fabbriche del vetro in miniatura, come ad esempio il negozio al civico 132 della coloratissima Fondamenta Giudecca, ricavato in una tipica casetta verde.

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