Circoli azzurri al lavoro per il partito unico

Sinergia tra quelli di Dell’Utri e quelli della Brambilla. Il senatore di Forza Italia: «Mettiamoci insieme per diventare sempre più forti»

da Roma

I soci dei circoli di Dell’Utri e quelli dei circoli della Brambilla parlano di «sinergia necessaria che nel breve periodo dovrebbe portare ad una fusione e quindi alla nascita del Partito unico delle Libertà». E la giornata di ieri al Teatro Quirino dove Marcello Dell’Utri, fondatore di Forza Italia, presenta altri 100 dei suoi ormai 2mila circoli del Buon Governo, dovrebbe proprio essere all’insegna dei buoni rapporti con i circoli fratelli, quelli della Libertà, presieduti da Vittoria Brambilla. Dell’Utri spiega che alla fine del percorso ci sarà «la costituzione di un futuro corpo unico». Il senatore dà il via ai lavori della «constitution day dei circoli del Lazio» alle sette in punto come da programma. La Brambilla non c’è ancora, ma Dell’Utri comincia perché «non sopporta la non puntualità». «I nostri circoli - spiega il senatore - sono aperti a tutti e soprattutto a coloro che non vogliono stare in un partito. Gli altri non so. Quello che posso dire con certezza è che i nostri circoli sono una rete ormai diffusa nel territorio con 65mila soci». Dell’Utri fa dell’ironia quando spiega che i suoi circoli «quelli del buon governo» verranno affiliati a «quelli come si chiamano, come si chiamano, ah si,... della libertà». Applauso di condivisione dei presenti, oltre trecento persone. Al teatro Quirino ha sfilato una vasta rappresentanza del popolo dei circoli, professionisti e studenti, molte donne, che arrivano da Frascati e dai Parioli, dalle zone del Tuscolano e da quelle del centro di Roma, dall’Università e dal mondo dell’arte. C’è anche il circolo Mediaset. Vengono insigniti i presidenti con la spilletta rossa («l’unico pezzettino di rosso che vogliamo che resti» commenta Dell’Utri) dal fondatore dell’iniziativa, che ha accanto a sé Franco Frattini, presidente onorario dell’associazione, Roberto Mezzaroma, costruttore romano ed ex deputato europeo di Fi, che è presidente dell’associazione dei circoli del Lazio e Stefano De Lillo, consigliere regionale di Fi. «Stiamo costruendo anche i circoli operai a Torino e in molte aziende» sottolinea con orgoglio il segretario dell’associazione nazionale di questa fitta rete, Nicola Formichella. Tra i circoli anche quello degli Italiani all’Estero, presieduto da Massimo Romagnoli, deputato eletto nella circoscrizione europea. «Non è però ammesso il voto per corrispondenza» spiega Marcello Dell’Utri, chiosando: «Che è quello che ci ha fregato alle ultime Nazionali». E rispetto alla crisi: «Questo governo non cade adesso, per questo è importante che noi con i circoli costruiamo un maggiore radicamento nel territorio, per diventare più forti». L’associazione Il Circolo ha anche il suo foglio che racconta «la costruzione progressiva del network della libertà, precursore del partito unico». Prossimo appuntamento, un tour nella Sicilia orientale per dare il via ad altri 150 nuovi circoli del Buon Governo.

«Anche questi verranno affiliati all’associazione nazionale dei circoli della Libertà di Michela Brambilla», garantisce Marcello Dell’Utri il quale è sicuro: «Silvio Berlusconi tornerà a governare, non c’è cristo che tenga». Ma prima bisogna andare al voto. Su questo la Brambilla ha pochi dubbi: «I circoli della libertà vogliono una politica nuova. E chiedono di tornare alle urne».

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