Aumento di stipendio o di livello: cosa conviene scegliere?

La decisione tra l'accettare un aumento di livello, cioè una promozione o un aumento di stipendio dipende da vari fattori personali e professionali. Ecco alcuni punti chiave da considerare

Aumento di stipendio o di livello: cosa conviene scegliere?

Dopo un periodo di dedizione al proprio lavoro, è normale che si manifesti il desiderio di essere premiati con una retribuzione maggiore. Prendere una decisione ponderata è fondamentale, anche perché ci si potrebbe trovare a dover scegliere fra questa possibilità e quella di un aumento di livello. Ogni scelta ha i suoi pro e contro, e la decisione finale dipenderà dalle esigenze personali e dal contesto lavorativo in cui ci si trova. Esaminiamo insieme i possibili vantaggi e svantaggi di entrambe le opzioni.

Cosa si intende per aumento di livello e di stipendio

Quando si viene assunti da un datore di lavoro, viene assegnata una categoria (dirigente, quadro, impiegato, operaio, etc.) e un livello di inquadramento. L’inquadramento definisce il trattamento retributivo e può subire cambiamenti nel tempo. Un aumento di livello indica un avanzamento nella scala gerarchica del proprio ruolo lavorativo, mentre un aumento di stipendio riguarda solo un incremento della retribuzione economica, senza alcuna modifica di mansioni e/o di responsabilità. In alcuni casi, è possibile ottenere sia un aumento di livello che di stipendio: situazione ideale che, quando si verifica, consente di essere premiati sia con una maggiore retribuzione economica che con una crescita professionale.

Aumento di livello: quando scatta

Nel nostro Paese, ogni settore ha un proprio Ccnl (Contratto collettivo nazionale del lavoro), che regola i rapporti tra lavoratori e datori di lavoro, stabilendo diritti, doveri e livelli contrattuali. Ogni ruolo e categoria all'interno di un Ccnl ha uno stipendio minimo associato. L'inquadramento contrattuale è determinato dalla categoria e dal livello con cui un'azienda assume il dipendente. I vari Ccnl sono di regola soggetti a rinnovi periodici, con relativi adeguamenti salariali.

Le categorie principali sono: dirigenti, che godono di autonomia decisionale e guidano l'azienda o un comparto, con la retribuzione più elevata; quadri, subordinati con potere decisionale, che dirigono specifici uffici o comparti; impiegati, che svolgono mansioni d'ufficio, suddivisi in funzioni direttive, di concetto e d'ordine; operai, suddivisi in comuni, qualificati, intermedi e specializzati. I livelli contrattuali generalmente si dividono in: Livello A, con ruoli di gestione del cambiamento e innovazione; Livelli B1-B3, con ruoli di gestione specialistici; Livelli C1-C3 con ruoli tecnici specifici; Livelli D1-D2, con ruoli operativi.

Il livello, stabilito all'assunzione, può cambiare, e il suo aumento dipende dal Ccnl di riferimento. Nel settore del commercio, ad esempio, scatta dopo tre anni di anzianità, con un aumento di 25,46 euro al mese per un quadro e 19,47 euro per i dipendenti di settimo livello. Nell'industria metalmeccanica, gli aumenti maturano ogni due anni, variando da 18,49 euro mensili per il livello 1 a 45,96 euro mensili per il livello 9.

Aumento di livello: pro e contro

L’aumento di livello comporta solitamente maggiori responsabilità e complessità nelle mansioni, ma anche un miglioramento retributivo. In pratica, essere promossi a un livello superiore significa ricevere uno stipendio maggiore, ma spesso implica anche un carico di lavoro più elevato e l'assunzione di nuove responsabilità. Vediamo nel dettaglio quali vantaggi può portare.

Crescita professionale: una promozione spesso comporta maggiori responsabilità, che possono portare a un miglioramento delle competenze e delle esperienze, ma anche un carico di lavoro più elevato, che potrebbe influire sulla qualità di vita e sul bilanciamento tra lavoro e vita privata.

Opportunità di carriera: a livelli più alti, le opportunità di carriera tendono ad aumentare, facilitando ulteriori avanzamenti futuri.

Riconoscimento: ottenere una promozione può essere un forte segnale di riconoscimento del proprio lavoro e delle proprie capacità.

Network e visibilità: posizioni più elevate spesso permettono di interagire con livelli dirigenziali e ampliare il proprio network professionale.

Il rovescio della medaglia può invece essere rappresentato da fattori quali:

maggiori responsabilità, le promozioni spesso comportano una maggiore quantità di lavoro e responsabilità, che possono aumentare lo stress;

equilibrio vita-lavoro, nuove responsabilità potrebbero influenzare negativamente l'equilibrio tra vita privata e lavoro;

aspettative, le promozioni possono comportare aspettative più elevate, che potrebbero essere difficili da soddisfare.

Aumento di stipendio: pro e contro

L’aumento di stipendio comporta un incremento diretto della retribuzione, senza per forza cambiare il livello di inquadramento. Tale tipo di aumento può essere più rapido e concreto, migliorando la situazione finanziaria del dipendente non sottoponendolo a nuove responsabilità o mansioni. I vantaggi di questa scelta includono:

soddisfazione immediata, un aumento di stipendio fornisce un beneficio finanziario immediato, migliorando il tenore di vita;

motivazione finanziaria, un salario più alto può servire da motivazione per continuare a eccellere nel proprio ruolo attuale;

stabilità economica, maggiori guadagni possono contribuire a una maggiore sicurezza e stabilità finanziaria.

Tra i possibili svantaggi, possono figurare:

crescita professionale limitata, un aumento di stipendio senza promozione potrebbe limitare le opportunità di crescita professionale a lungo termine;

valutazione esterna, se il mercato del lavoro percepisce che si è rimasti troppo a lungo nello stesso ruolo, si potrebbe essere visti come meno ambiziosi o “stagnanti”;

mancanza di nuove sfide, restare nello stesso ruolo potrebbe non offrire nuove sfide o opportunità di apprendimento.

Cosa scegliere?

Tanto l’aumento di livello, quanto quello di stipendio possono risultare vantaggiosi, anche se ognuna di queste scelte comporta, come abbiamo visto, vari aspetti da prendere in considerazione. In generale, l’aumento di stipendio è più consistente per la busta paga rispetto allo scatto di livello, senza che peraltro determini un maggiore carico di responsabilità. Tuttavia, l’aumento di livello, pur comportando un aumento economico ridotto, conferisce maggiori garanzie al dipendente, il quale è protetto da demansionamenti e possibili complicazioni sul lavoro, come ad esempio gli assorbimenti contrattuali.

Qualora però il passaggio a un livello superiore fosse puramente figurativo, con incremento delle responsabilità e nessuna (o modesta) contropartita, meglio allora orientarsi verso un aumento diretto dello stipendio. D’altro canto, nonostante l’aumento di stipendio possa portare a una maggiore retribuzione, potrebbe non essere accompagnato da un riconoscimento ufficiale della propria crescita professionale. Inoltre, si potrebbe non ricevere un aumento significativo se l’azienda sta attraversando una fase di difficoltà economica.

Considerazioni finali

La decisione fra accettare un aumento di livello o di stipendio dipende dalle proprie priorità personali e professionali, che si possono a grandi linee identificare con:

obiettivi di carriera, riflettere cioè su dove si vuole arrivare nella carriera e come ciascuna opzione può avvicinare agli obiettivi prefissati;

situazione finanziaria, valutare l’attuale situazione finanziaria e come un aumento di stipendio potrebbe influenzarla rispetto a una promozione;

bilancio vita-lavoro, considerare quanto valore si è disposti a dare al proprio equilibrio tra vita privata e lavoro e come ciascuna opzione potrebbe influenzarlo;

soddisfazione lavorativa, pensare a quanto piace il lavoro attuale e se si è pronti per le nuove sfide che una promozione potrebbe portare.

Ricapitolando, prima di “affrontare” il capo per avanzare queste richieste, è bene considerare attentamente i vantaggi e gli svantaggi di

entrambe le opzioni, oltre alla propria situazione attuale e agli obiettivi futuri. Parlare con un mentore, o un consulente di carriera, può essere utile per prendere una decisione informata.

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