Quella pioggia di fondi pubblici per festeggiare i partigiani

Dai contributi all'Anpi al Museo della Resistenza di Milano (costi triplicati in 6 anni). Così Regioni, Comuni e Città metropolitane foraggiano sigle, eventi e "progetti"

Quella pioggia di fondi pubblici per festeggiare i partigiani
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Regioni, Comuni, ministeri e Città Metropolitane: un fiume di denaro pubblico riempie le casse dell'Anpi, di circoli e sigle varie vicine alla sinistra per celebrare partigiani, festa della Liberazione ed eventi legati alla Resistenza. Un vero e proprio business con milioni di euro indirizzati ogni anno alle associazioni con un incremento notevole in occasione dell'anniversario degli 80 anni dalla Liberazione.

MINISTERI

Il caso forse più clamoroso è quello del museo nazionale della Resistenza di Milano. In cinque anni i costi per realizzare dell'opera sono lievitati di quasi 10 milioni. L'idea è stata nel 2019 dall'allora ministro Pd alla Cultura Dario Franceschini. Un polo di 2.500 metri quadrati a firma degli architetti Herzog e De Meuron. L'impegno di spesa iniziale (fondi del ministero della Cultura) fu di 15 milioni di euro. Per poi lievitare negli anni a 24 milioni di euro. L'apertura fissata quest'anno, in concomitanza, con l'80esimo anniversario della Liberazione, slitta al prossimo anno. Ma soprattutto per il completamento dell'opera mancano ancora 6 milioni. Per un totale di 30 milioni di euro, quasi il doppio della somma stanziata inizialmente da Franceschini. Nella futura gestione del museo ci sarà, oltre al Comune di Milano, anche l'Anpi. L'associazione dei partigiani riceve contributi pubblici anche dal ministero della Difesa per le proprie attività. Secondo una stima, allegata a un'interrogazione parlamentare depositata a marzo di quest'anno dal deputato leghista Erik Pretto, tra il 2013 e 2022 l'Anpi ha incassato dal ministero 900mila euro. Una media di 100mila euro all'anno. Contributo confermato anche scorrendo l'elenco dei fondi stanziati per l'anno 2025: 92mila euro per l'Anpi. L'ultima legge di bilancio ha previsto inoltre un fondo speciale di 700mila euro per la promozione e lo svolgimento di iniziative per la celebrazione dell'80esimo anniversario della Resistenza e della guerra di Liberazione, della Repubblica e del voto delle donne e della Costituzione.

REGIONI

Le giunte rosse non si risparmiano in contributi per l'Anpi e altre sigle di sinistra. È un caso l'Emilia Romagna, da sempre guidata dalla sinistra. Dal capitolo dei contributi destinati alle attività culturali, negli anni che vanno dal 2023 al 2025, saltano fuori fondi per gli eventi più svariati. All'Anpi di Piacenza sono stati assegnati 8.400 euro per studiare la traiettoria della resistenza nella città. All'Anpi di Bologna è stato concesso un contributo di 16.500 euro per un video sull'ora della scelta nel 1943. E poi ancora all'Anpi di Ravenna altri 16mila euro per lo studio della Resistenza. Al comitato provinciale Anpi Bologna viene concesso un contributo di 34.300 euro per denunciare lo squadrismo in Emilia Romagna. È il turno dell'Anpi Verucchio: 6mila euro per un percorso sui luoghi della resistenza. L'Anpi Sant'Arcangelo di Romagna strappa 6mila euro per l'evento Ora e Sempre. All'associazione Piacenza Kultur Dom Aps vengono distribuiti 8mila euro per un ricordo del partigiano Aldo Braibanti. Altri 8400 all'Anpi di Piacenza per una enciclopedia on-line sulla Resistenza. Per gli 80 anni della liberazione la regione Emilia Romagna ha finanziato con ben 400mila euro 59 progetti di valorizzazione della storia del Novecento. La regione Toscana ha invece stanziato 300mila euro «per l'organizzazione di iniziative finalizzate alla celebrazione dell'80° anniversario della Liberazione e alla commemorazione delle vittime delle stragi nazifasciste» mentre la Regione Lazio ha messo a disposizione 80mila euro per le «Celebrazioni in occasione dell'80 Anniversario della Liberazione».

COMUNI E CITTÀ METROPOLITANE

Anche i Comuni e le città metropolitane non sono da meno.

Il Comune di Milano ha stanziato 60mila euro con il bando «Milano è Memoria» per le iniziative dedicate al 25 aprile, più modesto è il bando del Comune di Genova per «l'erogazione di contributi a favore di iniziative concernenti la celebrazione dell'80° anniversario della liberazione» con un budget complessivo di 3mila euro. La Città metropolitana di Torino aveva in un primo momento stanziato 100mila euro per progetti sulla Resistenza e la memoria ma ha deciso di raddoppiare a 200mila accogliendo oltre 70 proposte di comuni e associazioni.

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