Il moralista Grillo viaggiava a scrocco insieme al figlio e al cugino-legale

Lo scandalo dei biglietti regalati a vip e magistrati dall'armatore della Moby. Il fondatore M5s usò il traghetto da Genova a Olbia. Non è indagato

Il moralista Grillo viaggiava a scrocco insieme al figlio e al cugino-legale
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Non c'è motivo di pagare il biglietto quando sul traghetto per la Sardegna si può salire a sbafo, gentilmente ospitati dall'armatore Vincenzo Onorato. É quel che si sono detti giudici, ammiragli, funzionari: che nel corso degli anni hanno viaggiato senza scucire un euro sulle navi della Tirrenia. La stessa convinzione - secondo quanto si scopre ieri - ha mosso Beppe Grillo, il comico che fustigando la Casta e i suoi privilegi ha costruito una carriera politica. E che però non ha disdegnato viaggiare su e giù tra Genova e Olbia sulle navi del suo amico Onorato. Anzi, più che amico «fratello»: così Grillo chiamava l'armatore nelle mail intercettate anni fa dalla Guardia di finanza.

La storia dei viaggi gratis di Grillo tra casa e Olbia emerge dalle carte dell'inchiesta che la Procura di Genova sta conducendo sui favori che la compagnia di navigazione elargiva a vip e funzionari pubblici: un po' per ottenere favori, un po' per ingraziarseli, o semplicemente per public relations. Si parla di decine di migliaia di viaggi regalati (34mila, secondo gli ultimi conteggi) che sono andati a pesare sui bilanci della compagnia di Onorato già vacillanti: per salvarla dal fallimento è dovuto intervenire lo Stato. Di fatto, il costo di quelle allegre traversate è ricaduto sulla collettività.

L'inchiesta del pm Walter Cotugno è venuta alla luce una decina di giorni fa: indagando sui controlli ambientali nel porto di Genova erano emersi una lunga serie di nomi di personaggi di spicco beneficiati di quello che nel gergo degli armatori si chiama «o' passaggio», il biglietto gratis. Per alcuni dei beneficiari, tra cui ufficiali delle capitanerie di porto e due magistrati della Procura generale di Genova, è scattata l'accusa di corruzione, perchè gli inquirenti si sono convinti che i viaggi non fossero regali disinteressati, ma la contropartita di trattamenti di favore a Tirrenia. Indagati come corruttori sono il figlio di Onorato, Achille, e alcuni manager della compagnia.

Ieri iniziano i primi interrogatori, e salta fuori il nome di Beppe Grillo, che avrebbe beneficiato degli omaggi insieme a suo cugino Enrico e a suo figlio Ciro. Destinazione, la villa del comico ad Arzachena, in Costa Smeralda. E c'è un dettaglio che lega direttamente l'affare dei biglietti alla drammatica vicenda che proprio in quella villa ha avuto per protagonisti Ciro Grillo e tre suoi amici, sotto processo per stupro di gruppo ai danni di una ragazza milanese. Il 12 luglio 2019 risultano emessi «passaggi» a favore di Grillo junior, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia: sono due degli amici oggi sotto processo con lui. Il presunto stupro (gli imputati sostengono che la ragazza era lucida e d'accordo) avviene nella villa di Arzachena cinque giorni dopo. La vacanza incriminata, insomma, comincia con un viaggo a scrocco. I legami tra la vicenda processuale di Grillo junior e i viaggi gratis non finiscono qui: ad approfitare dei «passaggi» c'è anche l'avvocato genovese Andrea Vernazza, che negli anni successivi assiste i giovani imputati di stupro.

Beppe Grillo non risulta tra gli indagati di questa nuova inchiesta della Procura genovese. Ma che tra il fondatore del Movimento 5 Stelle e Vincenzo Onorato corresse amicizia e scorressero quattrini lo aveva accertato già due anni fa la Procura di Milano, che aveva incriminato Grillo per traffico di influenze: erano saltate fuori le direttive che inviava ai suoi ministri (Di Maio, Patuanelli, Toninelli) perchè prendessero iniziative a favore di Moby e Tirrenia, le compagnie di Onorato; ed erano emersi i versamenti che nello stesso periodo Onorato effettuava a favore del blog di Grillo e della società di Andrea Casaleggio.

La Procura milanese alla fine chiese l'archiviazione del fascicolo, anche perchè il reato di traffico di influenze era stato nel frattempo modificato. Ma quel che ne emergeva era un rapporto in cui tra comico e armatore gli scambi erano intensi. Anche di biglietti, si scopre ora.

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