Istat, inflazione in graduale decelerazione. Resta elevata incertezza

L'Istat registra elevate incertezza. Pesano la guerra in Ucraina e le tensioni nel settore finanziario.

Istat, inflazione in graduale decelerazione. Resta elevata incertezza

Leggera decelerazione per il tasso di inflazione e un’elevata incertezza causata dalla guerra in Ucraina e dalle tensioni finanziarie. Mediamente nel periodo da dicembre a febbraio, l'indice ha segnato un lieve aumento in termini congiunturali. E' quanto emerge dal report pubblicato dall'Istat, Istituto nazionale di statistica, dedicato alla situazione economica in Italia nel mese di marzo.

Lo studio Istat

Lo scenario internazionale resta caratterizzato da inflazione in graduale decelerazione ed elevata incertezza legata al conflitto tra Russia e Ucraina e alle tensioni nel settore finanziario”. Così l’Istat nella sua nota mensile ha sottolineato una situazione critica dovuta allo scenario internazionale. La Guerra e le tensioni finanziarie hanno certamente contribuito a peggiorare le prospettive per il Paese. “Il differenziale positivo- prosegue la nota- per l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) tra l’Italia e l’area euro a marzo è rimasto invariato. La componente “core” dell’indice è aumentata meno di quella della media dell’area euro (-0,4 p.p.).” In economia, l'indice dei prezzi al consumo è una misura statistica formata dalla media dei prezzi ponderati per mezzo di uno specifico paniere di beni e servizi che ha come riferimento le abitudini di acquisto del consumatore medio italiano.

Calo della produzione

L’Istituto afferma inoltre che a febbraio la produzione industriale in Italia ha registrato il secondo calo consecutivo. Infatti, a febbraio 2023 l'indice diminuisce dello 0,2% su gennaio e del 2,3% su base annua. I settori con maggiore incidenza nell’indice della produzione industriale sono quelli dell’industria della metallurgia e fabbricazione dei prodotti in metallo (con un peso del 14,4%) e quello della fabbricazione di macchinari e attrezzature non classificate altrove (13,6%).

Mercato del lavoro stabile e fiducia dei consumatori

A marzo, si legge nella nota Istat, il mercato del lavoro si è contraddistinto per un’occupazione stabile rispetto al mese di febbraio. Questo fattore è dovuto ad una crescita dell’occupazione per gli uomini ed i lavoratori autonomi con una diminuzione per le donne e per i dipendenti a termine.

I consumatori sono sempre più fiduciosi anche durante il mese di marzo. Un miglioramento dovuto alle valutazioni positive sulla situazione economica. L’Istat conclude la nota sottolineando la crescita della fiducia delle imprese dopo l’instabilità nel mese di febbraio.

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