Povertà, un giovane su 4 è a rischio

Quasi il 25% dei giovani italiani, che hanno un’età tra i 15 e i 29 anni, è a rischio povertà. In Ue il 6% in stato di grave deprivazione

Povertà, un giovane su 4 è a rischio

Un giovane italiano su quattro è a rischio povertà. I dati Eurostat del 2021 parlano chiaro: la fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni, espandendo la cartina geografica ai paesi europei, vive una situazione economica critica. Il tasso di grave deprivazione materiale e sociale tra i giovani (sempre di età compresa tra i 15 e i 29 anni) in Unione Europea, è del 6,1%. L'Italia è quinta in classifica, a partire dal basso, questo significa che è tra i paesi con alto tasso di rischio povertà. Secondo Censis 5,6 milioni di italiani vivono in povertà assoluta a causa, anche, dell'aumento dei costi energetici.

La situazione in Italia

Ampliando lo spettro all'intera popolazione europea, sempre secondo i dati Eurostat, il rischio povertà ammonta complessivamente al 17%, in Italia al 20%. Il nostro Paese si posiziona al quinto posto della classifica, partendo dal basso. A confermarlo, anche un dato Censis, 5,6 milioni di italiani vivono in uno stato di povertà assoluta. Una delle principali preoccupazioni delle famiglie, secondo Censis, è la crisi energetica, problema principale per il 33,4% dei nuclei familiari, percentuale che arriva al 43% tra quelli con una bassa condizione socio-economica. Il rischio è quello che aumentino sensibilmente sia le persone in povertà energetica, impossibilitati a mantenere un livello adeguato di riscaldamento casalingo (l’8,8% delle famiglie italiane nel 2020) o che non riescono a far fronte alle bollette con il budget familiare a disposizione, il 5,6% delle famiglie è in ritardo con i pagamenti.

La classifica europea

I paesi dell’est Europa si classificano ai primi posti per la percentuale più alta di giovani gravemente deprivati materialmente e socialmente. La Romania al primo posto (23,1%), seguita da Bulgaria (18,7%) e Grecia (14,2%) nel sud Europa. Complessivamente, il tasso di grave deprivazione materiale e sociale tra i giovani è del 6,1%, mentre il tasso di deprivazione materiale e sociale tra la popolazione totale è più elevato, pari al 6,3%. Mentre il rischio di povertà in Ue nel 2021 risulta più elevato per i giovani rispetto alla popolazione totale. Infatti, 20,1% per i giovani rispetto al 16,8% per la popolazione totale. Una notevole differenza di 3,3 punti percentuali.

Deprivazione e autonomia economica

Il tasso di deprivazione materiale indica l’indisponibilità economica per possedere beni di consumo durevoli oppure l’assenza di condizioni di esistenza minime. Per esempio l’impossibilità di far fronte a imprevisti economici o di permettersi uno sfizio, come possono essere le ferie fuori casa. Un concetto strettamente collegato all’autonomia di mantenimento, spesso inesistente tra i giovani costretti a chiedere un supporto economico alle famiglie.

La valutazione Eurostat riguarda anche la capacità di permettersi un pasto a base di carne, pollo, pesce o vegetariano equivalente a giorni alterni o di mantenere un'abitazione e avere a disposizione un'automobile.

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