Rc auto più care: tavolo al ministero

Rc auto più care: tavolo al ministero
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Le tariffe Rc auto continuano ad aumentare. I contratti stipulati nel quarto trimestre 2023, evidenzia l’Ivass, hanno registrato un costo medio di 391 euro (+7,3% annuo). Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha immediatamente convocato ieri la commissione allerta rapida di sorveglianza prezzi. «Il governo è al lavoro per il riordino dell’intero sistema assicurativo nazionale», ha dichiarato il ministro il cui obiettivo è far sì che «il comparto torni a registrare costi in linea con la media europea». L’aumento dell’Rc auto ha riguardato tutte le province, con un differenziale di prezzo tra Napoli e Aosta pari a 242 euro (+1% annuo).

Il Codacons ha denunciato che l’ondata di rincari potrebbe tradursi in un «maxistangata da un miliardo di euro» per tutti gli automobilisti italiani.

Il consigliere Ivass, Riccardo Cesari, ha spiegato che l’impennata è connessa al «recupero dei margini» e alla «ripresa dell’utile» delle compagnie e che negli ultimi mesi del 2023 la decelerazione dei prezzi di pezzi di ricambio e riparazioni «fatica a scendere sotto il 4% in ragione d’anno e questo fa supporre che anche il raffreddamento dei prezzi Rc auto potrebbe risultare altrettanto lento, andando a coinvolgere anche il 2025». A questo proposito, Federcarrozzieri ha sottolineato che gli incrementi medi dei listini dei ricambi si sono attestati al 48% rispetto al 2021 e al 13% nell’ultimo anno.

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