I punti chiave
Le nuove licenze taxi dovranno rispettare dei parametri. A questo proposito l’Agenzia delle Entrate ha definito dei requisiti tramite studi ricognitivi specifici, ovvero un lavoro mirato all'identificazione degli standard, che riguardando il valore del mercato a livello locale delle licenze le quali serviranno ai sindaci per definire la cifra più coerente per assegnare delle autorizzazioni extra ai tassisti. Ecco tutte le novità in merito alla misura.
Il decreto legge
All’interno della relazione illustrativa al decreto legge Omnibus nella sezione attività economiche e investimenti viene trattato un tema particolarmente complesso in merito all’ampliamento delle licenze dei taxi. La misura verrà applicata inizialmente nei capoluoghi di regione, nelle città metropolitane e nei comuni che ospitano aeroporti internazionali. In termini numerici il limite di aumento è del 20% rispetto alle autorizzazioni già in essere.
Le novità
Per quanto riguarda le novità, i sindaci potranno avviare i concorsi senza dover chiedere un parere all'Autorità di regolazione dei trasporti e non sarà necessaria l'istruttoria, l’ente però dovrà dire la propria in merito alla quantificazione del contributo che i tassisti dovranno versare per le nuove licenze. L’Autorità riceverà lo schema di bando e le informazioni specifiche in merito alle cifre da pagare e i rispettivi calcoli, avrà poi quindici giorni per fornire il proprio parere altrimenti le amministrazioni procederanno attraverso concorsi straordinari. Inoltre i comuni potranno assegnare licenze temporanee o stagionali della durata massima di dodici mesi e prorogabili per un altro anno, questo sarà possibile solo a favore di coloro che sono già titolari di licenze taxi.
I proventi
In merito ai proventi delle nuove licenze si evince che verranno raccolti in un fondo di ogni comune e la loro destinazione sarà completamente destinata a pagare i titolari di licenze taxi già in essere sul mercato. La relazione illustrativa cita: “Non si applicherà ai concorsi per nuove licenze il vincolo della destinazione del 20% dei proventi al finanziamento di iniziative dei comuni volte al controllo e al miglioramento della qualità degli autoservizi pubblici non di linea e alla sicurezza dei conducenti e dei passeggeri”.
I veicoli richiesti
Coloro che otterranno le nuove licenze dovranno utilizzare veicoli a basso livello di emissioni compresi nelle fasce 0-20, 21-60 e 61-135 di g/km di CO2. A questo proposito fino al 31 dicembre 2024 l’ecobonus sarà raddoppiato proprio per facilitare l’acquisto dei veicoli in questione.
Inoltre fino al 31 dicembre 2026 anche i titolari di licenza taxi che sostituiscono il proprio autoveicolo potranno accedere alla misura e così i soggetti che hanno l’autorizzazione all'esercizio del servizio di noleggio con conducente.
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