Il Comune: avanti tutta con il divieto anti alcol

Avanti tutta con il divieto di vendere alcolici ai minori di 16 anni. I primi cinque mesi di sperimentazione hanno dato i loro frutti e il Comune di Milano ha deciso di proseguire con l’ordinanza. Senza nemmeno fissare una data di scadenza del provvedimento. Il documento è già stato firmato dal sindaco Moratti e inviato alla prefettura. E non solo vieta la vendita di alcolici agli under 16 ma ne mette fuori legge anche l’uso o la cessione. Che significa: i ragazzini non possono commissionare l’acquisto di birra e mojito agli amici maggiorenni. Verranno comunque puniti se colti in flagrante mentre bevono fuori dai locali.
Dal 31 luglio, data di battesimo del divieto anti alcol, sono stati beccati 26 minorenni, puniti con multe salatissime, da 450 euro l’una. «Da subito - precisa il vicesindaco Riccardo De Corato - abbiamo detto che l’ordinanza non doveva essere giudicata con il multometro. L’obbiettivo infatti non è repressivo ma educativo. Determinare cioè una maggior sensibilizzazione e consapevolezza del problema, coinvolgendo i genitori, i pubblici esercizi, le scuole, i media».
Tra gli episodi più gravi quello del primo di agosto, a un giorno dall’entrata in vigore dell’ordinanza. Una ragazzina bresciana di 14 anni era stata trovata ubriaca in piazza Vetra e portata al Policlinico rischiando di entrare in coma etilico. Qualche giorno più tardi un tredicenne e un quattordicenne sono finiti al Fatebenefratelli dopo aver esagerato con l’whisky alle Colonne di San Lorenzo. «Quel luogo - sottolinea De Corato - è sciaguratamente diventato una sorta di palcoscenico per stupide ubriacature. Solo qualche giorno fa un gruppo di sedicenni ha avuto la brillante idea di ingerire alcol a temperature sotto zero. E per uno di loro i vigili hanno dovuto chiamare l’ambulanza».
Dall’inizio dell’anno a Milano sono state 225 le multe per abuso d’alcol. Solo la Polizia locale ha eseguito 2.816 test anti alcol, di cui 946 risultati positivi, con una percentuale del 33 per cento. E sono 345 i veicoli sequestrati a ubriachi ai fini della confisca. Da qui la decisione di proseguire con il divieto. Anche i commercianti sono d’accordo: «Non è giusto - sostiene Giorgio Montingelli - che per vendere quattro bottiglie in più si serva alcol anche ai minori. A parte qualche barista senza coscienza, già prima del divieto i gestori dei locali si facevano grossi scrupoli nel servire alcolici ai minorenni. Ma la legge non vietava nulla. Per questo siamo favorevoli all’ordinanza».


Un applauso al prolungamento ad oltranza del divieto arriva anche da Alfredo Zini, vice presidente dell’Epam, in rappresentanza dei pubblici esercizi: «Se i risultati ottenuti in questi mesi sono buoni - sostiene - è giusto che la si faccia rispettare». Il presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri suggerisce anche di tenere alta l’attenzione sull’abuso di sigarette tra i giovanissimi.

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