Armi in tavola. L'attenzione, soprattutto. Cibi da gustare e altri da evitare. Perché la dieta ha il suo ruolo nel mantenerci sani e - dicono gli esperti - anche nell'aiutare il corpo a prevenire il male del secolo, il cancro. Ma non è necessario privarsi del piacere di mangiare: ci sono ricette che fanno bene alla salute e al palato, cibi più sani degli altri; e rischi da cui girare alla larga, come fumo e alcol. Il progetto Diana, coordinato da Franco Berrino all'Istituto nazionale dei tumori di Milano, dal 1995 studia il legame fra alimentazione e tumore al seno. Ha coinvolto migliaia di donne in tutta Italia. Ora i risultati di quel progetto si sono trasformati in consigli pratici, raccolti nel libro «Prevenire i tumori mangiando con gusto», appena pubblicato da Sperling & Kupfer. Scritto da Anna Villarini, ricercatrice all'Istituto nazionale dei tumori di Milano e dallo chef Giovanni Allegro, docente alla Cascina Rosa, la scuola di cucina preventiva dell'Istituto, il libro spiega come, seguendo i suggerimenti del progetto Diana, la dieta possa aiutare a ridurre i fattori di rischio e, anche, ad alleviare gli effetti collaterali delle terapie, aumentandone l'efficacia.
L'importante - spiegano gli autori - è lo stile di vita: parola chiave ma, soprattutto, una serie di abitudini quotidiane spesso da modificare, imparando per esempio a combattere il sovrappeso (senza dover contare le calorie col bilancino) e, insieme, mali diffusi come l'osteoporosi, il diabete, l'ipertensione, l'anemia, gli alti tassi di colesterolo e trigliceridi.
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