Caso La Russa Jr, la procura chiede l'archiviazione dall'accusa di stupro

Non ci sono prove per accusare di violenza sessuale Leonardo La Russa, figlio del presidente del Senato. A carico dei due indagati la Procura si prepara invece a richiedere il rinvio a giudizio per il reato di revenge porn

Caso La Russa Jr, la procura chiede l'archiviazione dall'accusa di stupro
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Non ci sono prove per accusare di stupro Leonardo La Russa, figlio del presidente del Senato. Questa è la conclusione che dopo quasi due anni dai fatti è stata raggiunta dalla Procura di Milano, che oggi ha comunicato la decisione di chiedere l'archiviazione dell'indagine per violenza carnale aperta a carico di La Russa junior e del suo amico Tommaso Gilardoni in seguito alla denuncia della ragazza. Era un esito prevedibile, dopo che le analisi tossicologiche non avevano trovato nei capelli della giovane tracce significative di Ghb, la "droga dello stupro" che nella denuncia si ipotizzava che fosse stata somministrata alla ragazza durante un incontro in discoteca.


A carico dei due indagati la Procura si prepara invece a richiedere il rinvio a giudizio per il reato di revenge porn, accusandoli di avere diffuso per due volte via chat le riprese effettuate durante i rapporti sessuali avvenuti nella abitazione milanese della famiglia La Russa nel maggio scorso. Il caso è destinato a fare discutere perché, aldilà della rilevanza del cognome di uno degli indagati, rappresenta bene come sia difficile ricostruire correttamente quanto accaduto in circostanze dove non vi siano altri testimoni disponibili nè altri elementi oggettivi a corroborare la denuncia della presunta vittima.

La ragazza, come è noto, sostiene di non ricordare nulla di quanto accaduto, e di avere preso dallo stesso Leonardo La Russa, svegliandosi senza abiti nel suo letto, dei rapporti avvenuti nelle ore precedenti. Proprio l'assenza di ricordi costituiva, secondo la denuncia, la prova evidente dello stato confusionale in cui si trovava la ragazza, e di cui i due amici avrebbero approfittato. Entrambi i giovani hanno ammesso i rapporti sessuali, ma hanno ripetutamente sostenuto che la ragazza era lucida e consenziente.

I video girati nella notte sono stati ritrovati solo in minima parte, e non hanno consentito di sciogliere i dubbi. La decisione sulla richiesta di archiviazione spetta ora al giudice preliminare, davanti al quale i legali della ragazza potranno opporsi formalmente. I tempi della decisione potrebbero essere di qualche settimana.

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