Ex-assessore di sinistra condannato a 7 mesi per la morte di Matteo Prodi

L'ex-assessore di sinistra Roberto Grandi avrebbe compiuto "una manovra azzardata": queste le parole con le quali il gup del tribunale di Bologna ha motivato la condanna dell'uomo a 7 mesi per l'omicidio stradale del giovane pronipote di Romano Prodi

Un'immagine di Matteo Prodi, pronipote dell'ex-premier Romano
Un'immagine di Matteo Prodi, pronipote dell'ex-premier Romano

Non vi fu concorso di colpa da parte di Matteo Prodi: il giovane pronipote dell'ex-premier Romano, che perse la vita ormai tre anni fa, non violò il codice stradale. La persona al volante dell'auto che lo investì compì invece "una manovra azzardata ma comune agli utenti di quella strada". Queste le motivazioni espresse ieri dal gup del tribunale di Bologna, nel motivare la condanna per omicidio stradale dell'ex-assessore comunale alla cultura Roberto Grandi. L'uomo, un professore di 75 anni, è stato condannato con rito abbreviato a sette mesi e tre giorni di reclusione con la condizionale, a seguito dell'incidente nel quale morì il diciottenne Prodi.

I fatti

L'episodio in questione risale al 27 febbraio del 2020 e avvenne nell'hinterland bolognese: approfittando del fatto che la scuola fosse chiusa, il nipote dell'ex-eurodeputato Vittorio Prodi aveva deciso di fare un giro in bicicletta ed era quindi partito per una pedalata in collina. Stava tornando a casa, su quella via di Barbiano percorsa migliaia di volte, quando venne travolto ad un incrocio dalla vettura condotta da Grandi che lo centrò in pieno. L'impatto fu tale che non gli lasciò scampo: lo studente spirò poche ore dopo, in un letto d'ospedale. Gli inquirenti ipotizzavano che se il conducente del mezzo (il quale si disse "emotivamente distrutto" all'indomani della tragedia) avesse rispettato in toto le disposizioni del codice stradale, il ragazzo avrebbe potuto salvarsi perchè lo scontro non sarebbe mai avvenuto. Un'ipotesi rafforzata dalle successive consulenza tecniche, oltretutto.

Le motivazioni della sentenza

Nelle motivazioni del processo in abbreviato il giudice ha spiegato che in base alle perizie effettuate, l'imputato, proveniente dal centro e in svolta a sinistra, avrebbe completamente "tagliato" la curva. Un "taglio" che avrebbero compiuto di norma numerosi altri automobilisti, ma che risulterebbe comunque azzardato e che in quel frangente contribuì a propiziare l'impatto. Grandi non diede inoltre la precedenza e secondo il magistrato il sinistro “appare essersi realizzato come conseguenza dell'esclusiva azione del conducente, non essendoci, in questo caso, alcun concorso, né nel comportamento della persona offesa, né nelle condizioni climatiche”.

Al docente sono state riconosciute le attenuanti generiche e l'attenuante del risarcimento del danno (attraverso l'assicurazione) ai familiari del defunto: secondo la stampa locale, qualche mese fa le parti avevano raggiunto l'intesa per un accordo transattivo da oltre un milione di euro.

La tragedia avrebbe infine avuto anche risvolti "politici": Grandi era infatti stato candidato alle elezioni comunali del 2021 in una lista collegata all'attuale sindaco di centrosinistra del capoluogo emiliano, Matteo Lepore. Fu tuttavia lo stesso docente a fare un passo indietro a poche settimane dalla chiusura delle liste, in quanto un parente del diciottenne Prodi definì "inopportuna" la sua candidatura.

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