Omicidio Saman Abbas: incrociati filmati e tabulati che inchiodano padre e zio

I filmati di videosorveglianza e i tabulati telefonici potrebbero inchiodare il padre e lo zio di Saman Abbas: Shabbar Abbas è in attesa di estradizione e si è mostrato in videoconferenza

Omicidio Saman Abbas: incrociati filmati e tabulati che inchiodano padre e zio
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Le telecamere di videosorveglianza, incrociate con i tabulati telefonici, forniscono agli inquirenti una possibile cronistoria dell’omicidio di Saman Abbas. Se n’è parlato ieri durante l’udienza in tribunale a Reggio Emilia, dove per la prima volta si è mostrato in collegamento con il Pakistan il padre della giovane, Shabbar Abbas. L’uomo non è intervenuto - ha solo affermato di parlare poco l’italiano, tanto che gli è stato assegnato un interprete per la traduzione in urdu - ma ha ascoltato la testimonianza di un carabiniere di Reggio Emilia, che ha appunto raccontato di filmati di videosorveglianza e tabulati telefonici, come spiegato a Quarto Grado.

Nell’occhio degli inquirenti ci sono appunto Shabbar Abbas e il fratello Danish Hasnain. Quest’ultimo, dopo aver condotto la polizia penitenziaria nel luogo dell’occultamento del corpo di Saman Abbas, a 700 metri dalla casa paterna in un casolare abbandonato, aveva dichiarato di non essere stato presente all’omicidio: Danish Hasnain ha detto che era a letto nel momento dell'agguato, a dormire, e che a uccidere la nipote sia stata la madre di questa, Nazia Shaheen, come gli è stato raccontato al momento dell’occultamento da altri due parenti rinviati a giudizio.

Tuttavia ciò che mostrano i tabulati e i video sembrano smentire la versione dello zio e anzi puntare sulla presunta premeditazione. Il giorno prima della scomparsa, Danish Hasnain e altri due imputati erano stati ripresi mentre si avviavano verso le serre con una pala in mano e un sacchetto celeste - poi ritrovato nella buca dell’occultamento. In un filmato del pomeriggio del 30 aprile 2021, quattro ore prima del presunto omicidio, Shabbar Abbas è inquadrato mentre si reca a casa del fratello dove, stando sempre ai video, sarebbe rimasto per 58 minuti. In questo tempo, il fratellino di Saman Abbas, si è mostrato inquieto alle telecamere di casa Abbas, nell’atto di cercare di contattare il padre via telefono. Ma le chiamate sono rimaste senza risposta. Il ragazzino viene inquadrato un ultima volta il 6 maggio: dopo aver ricevuto due visite da parte dei carabinieri in cerca di Saman Abbas, Danish Hasnain con il nipote e due parenti fuggirono infatti dall’Italia, venendo fermati o arrestati in tempi differenti in area Schengen.

Saman Abbas scomparve da Novellara la notte tra il 30 aprile e l’1 maggio 2021: fu uccisa quella stessa notte.

Per sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere sono stati rinviati a giudizio il padre Shabbar Abbas, sul quale il 26 maggio prossimo si dovrebbe decidere sull’eventuale estradizione, la madre Nazia Shaheen attualmente latitante, lo zio Danish Hasnain e gli altri due parenti, i cugini Ikram Ijaz e Noumanoulaq Noumanoulaq.

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