Roberto Boraso si è dimesso dall'incarico di assessore alla Mobilità del Comune di Venezia. È quanto ha annunciato il suo avvocato Umberto Pauro, confermando le indiscrezioni che da qualche ora circolavano in ambienti politici. Lo stesso Boraso aveva fatto trapelare che si sarebbe dimesso "quanto prima" dalla sua carica pubblica. Domani stesso, nel carcere Due Palazzi di Padova, l'ormai ex assessore verrà ascoltato per ol'interrogatorio di garanzia. È accusato dei reati di corruzione, concussione e autoriciclaggio.
Nell'ordinanza di custodia cautelare emessa ai danni di Boraso vengono contestati 11 episodi di corruzione, concussione e autoriciclaggio, per un totale di circa 500mila uro. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, tra le vicende che hanno portato all'arresto dell'ex assessore c'è la svalutazione del Palazzo Papadopoli, da 14 a 10 milioni di euro, per agevolare l'affare del magnate asiatico Chiat Kwong Ching. Poi risulta il rilascio di permessi alla società "Park 4.0 srl" per la costruzione e l'ampliamento di un parcheggio nelle vicinanze dell'aeroporto Marco Polo ma anche l'assegnazione di un appalto alla Cds srl per la vigilanza sulle sedi della partecipata dei trasporti Avm-Actv in cambio di, si legge nell'ordinanza, "utilità economiche, raccolta e indirizzamento dei voti alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 in favore del partito sostenuto da Boraso e l'assunzione di persone indicate dallo stesso Boraso (assunzioni finalizzate a mantenere e accrescere il suo consenso elettorale".
Il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, nel corso dell’audizione in Commissione Antimafia, ha spiegato che "le misure cautelari sono un punto che abbiamo voluto mettere sugli elementi concreti di cui disponevamo, ma le indagini sono in corso e ci saranno sicuramente sviluppi". Cherchi ha poi aggiunto che "non sono emersi collegamenti o rapporti con nessun tipo di criminalità organizzata". Intanto, in Consiglio comunale, le opposizioni chiedono le dimissioni del sindaco Luigi Brugnaro, anche lui destinatario di un avviso di garanzia.
Il sindaco non è stato presente negli ultimi due Consigli ma, come ha spiegato in una lettera, non si sottrarrà e anzi sarà lui stesso a mettere la questione all'ordine del giorno nel consiglio che si terrà il prossimo 9 settembre, il primo disponibile in calendario.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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