Palloni, altoparlanti e postazioni militari: perché è alta tensione in Corea

Dal 28 maggio scorso circa 1060 palloncini pieni di spazzatura e provenienti dal Nord sono entrati nei confini della Corea del Sud. La guerra psicologica tra i due Paesi è sempre più intensa

Palloni, altoparlanti e postazioni militari: perché è alta tensione in Corea
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La Corea del Nord continua a lanciare palloncini ripieni di spazzatura verso la Corea del Sud. Nelle ultime ore le autorità sudcoreane hanno rilevato centinaia e centinaia di ospiti indesiderati pronti a superare il confine e atterrare sul territorio nazionale. Di questi, un'ottantina sarebbero riusciti nell'impresa. Al loro interno sono stati rinvenuti rifiuti di carta e plastica, non sostanze pericolose per la sicurezza. Seoul, in tutta risposta, ha annunciato che farà ripartire il sistema di altoparlanti di propaganda nelle aree di confine, così da trasmettere sul lato Nord – il suono dovrebbe arrivare fino a 20 chilometri all'interno del Paese - messaggi anti Kim Jong Un, notizie internazionali e musica K-pop. Il braccio di ferro tra le due Coree non si ferma e anzi si scalda sempre di più.

Cosa succede tra le due Coree

Partiamo da un dato: dal 28 maggio scorso circa 1060 palloncini provenienti dal Nord sono entrati nei confini della Corea del Sud. La situazione, aggravata dalla reazione di Pyongyang al lancio di palloni pieni di volantini anti Kim da parte di attivisti pro democrazia dal Sud, sta diventando insostenibile. Al punto che, dopo una riunione della sicurezza nazionale, l'ufficio di presidenza di Seoul ha annunciato che saranno installati altoparlanti lungo il confine coreano. Da domenica dovrebbero essere entrati in funzione per proseguire la guerra psicologica contro Kim.

Una guerra psicologica che potrebbe però, da un momento all'altro, di trasformarsi in qualcosa di ben più serio. Kim Yo Jong, sorella del leader nordcoreano Kim Jong Un e direttrice del dipartimento di Agitazione e propaganda del Partito del lavoro nordcoreano, ha avvertito che la Corea del Sud dovrà affrontare "nuove contromisure" in risposta alle azioni incrociate di propaganda transfrontaliera intraprese dai due Paesi, e culminate nella decisione del Sud di attivare megafoni lungo il confine tra le Coree, per trasmettere musica pop e messaggi vocali ad alto volume in territorio nordcoreano.

"Se la Corea del Sud conduce simultaneamente attività provocatorie di dispersione di volantini e di trasmissione tramite megafoni, assisterà senza dubbio a nuove contromisure da parte della Repubblica Popolare Democratica di Corea", ha tuonato Miss Kim.

Confine infuocato

La sorella di Kim ha aggiunto inoltre che nell'arco delle ultime due settimane Pyongyang ha inviato circa 7,5 tonnellate di rifiuti in territorio sudcoreano utilizzando 1.400 palloni aerostatici. Kim ha precisato che "si tratta soltanto di spazzatura che non contiene alcuna propaganda politica, diversamente dai volantini anti Pyongyang inviati dai disertori nordcoreani che si trovano nel Sud". Infine, la sorella del leader nordcoreano ha affermato che Pyongyang aveva deciso di interrompere l'invio di palloni carichi di rifiuti, ma che "la situazione è cambiata".

Nel frattempo, a giudicare da alcune immagini satellitari, pare che il Nord abbia rafforzato i propri confini ripulendo una striscia di terra di 1,8 miglia incastonata nel cuore della Zona demilitarizzata (DMZ).

La strana mossa di Kim è arrivata dopo che lo stesso leader nordcoreano aveva ordinato ai funzionari di rivedere la "ridefinizione dei confini della Corea del Nord" come parte di un radicale cambiamento politico che rifiuta la riunificazione pacifica tra le due Coree.

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