Arrestato per stupro Blunt, il deputato britannico tory anti Israele

Crispin Blunt è stato fermato e poi rilasciato su cauzione. Nelle settimane precedenti era finito al centro delle polemiche per aver chiesto al governo britannico di non mandare più aiuti a Israele

Arrestato per stupro Blunt, il deputato britannico tory anti Israele
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Tre mesi fa, aveva presentato denuncia contro un suo partner per tentativo di estorsione, ma alla fine è stato lui a finire in manette per via di una controdenuncia. È il caso di Crispin Blunt, deputato britannico e in Parlamento dal 1997, sempre tra le file dei conservatori - meglio conosciuti come tories - che, oggi, esprimono la maggioranza del premier Rishi Sunak, alla Camera dei Comuni.

La denuncia contro il politico è stata sporta da un uomo di cui non si conosce l’età, ma che ha raccontato di aver avuto una relazione con Blunt e che questi gli avrebbe fatto violenza sessuale dopo averlo costretto ad assumere degli stupefacenti. Il parlamentare del collegio Redhill Surrey non ha mai fatto mistero della sua omossessualità e sarebbe sempre stato un convinto sostenitore delle battaglie della comunità gay. La presunta vittima della violenza perpetrata dal deputato, al momento, non risulterebbe formalmente accusata dalle autorità per il reato di estorsione contestato da Blunt.

A divulgare la notizia dell’arresto è stata la polizia del Surrey per tramite di un comunicato, confermando l'indiscrezione del tabloid The Sun. Il parlamentare è stato rilasciato dietro il pagamento di una cauzione e continua a dichiararsi innocente.

Già membro fra il 2010 e il 2012 del governo guidato da David Cameron, Crispin Blunt è stato anche presidente dell'importante commissione Esteri ai Comuni ed è considerato un battitore libero rispetto ai vari leader che si sono succeduti alla testa del suo partito. La sua autonomia di giudizio l’ha portato al centro delle polemiche, nelle settimane scorse, dopo che aveva fatto delle dichiarazioni sul conflitto israelo-palestinese che erano in netto contrasto con i vertici del partito conservatore e del governo di Sua Maestà. Attraverso una missiva, Blunt aveva notificato all’esecutivo di voler procedere contro di esso per vie legali a causa della complicità nei presunti crimini di guerra commessi da Israele ai danni dei palestinesi. La lettera era stata composta insieme al Centro internazionale per la giustizia per i palestinesi (Icip), senza fare nessun riferimento agli attacchi di Hamas del 7 ottobre e alla strage di bambini nei kibbutz.

In un passaggio del documento inviato a Downing Street, il politico ha voluto specificare che “Il sostegno fornito agli autori di crimini internazionali può essere indagato e perseguito dalla Corte penale internazionale”, per poi aggiungere che non ci sarebbe alcun dubbio “Sulle prove evidenti che israele ha commesso crimini di guerra ed è sul punto di commettere atrocità a Gaza” .

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