Mentre Israele conduce i primi raid con forze di terra nella Striscia di Gaza, in Occidente si acuiscono le fratture tra chi supporta Tel Aviv e chi evoca accuse di crimini di guerra. Un fenomeno che non riguarda solo le piazze, ma anche i governi e i parlamenti del mondo libero. Crispin Blunt, deputato britannico di Redhill Surrey ed ex presidente del comitato ristretto per gli Affari esteri, ha notificato all’esecutivo di Sua Maestà la sua intenzione di avviare procedimenti legali, incluso un riferimento alla Corte penale internazionale, per la complicità del Palazzo di Westminster nei crimini di guerra israeliani a Gaza.
La lettera del conservatore, indirizzata al ministro degli Esteri James Cleverly e al premier Rishi Sunak, è stata scritta in collaborazione con il Centro internazionale per la giustizia per i palestinesi (Icip). In essa non è stato fatto alcun riferimento agli attacchi di Hamas che hanno provocato la morte di 1.300 israeliani e alle atrocità compiute dai terroristi, come le decapitazioni di bambini o l’aver bruciato vive intere famiglie. Il deputato Blunt si è scagliato solo contro il suo stesso governo e lo Stato ebraico, sottolineando che “il sostegno fornito agli autori di crimini internazionali può essere indagato e perseguito dalla Corte penale internazionale”.
Il rappresentante di Redhill Surrey ha anche messo l’accento sulla “situazione catastrofica che si sta attualmente verificando a Gaza” e “sulle prove evidenti che Israele ha commesso crimini di guerra ed è sul punto di commettere atrocità di massa a Gaza”, ricordando al governo che la complicità in tali atti può portare all’attivazione di un procedimento all’Aia. Sembra che il deputato conservatore abbia ignorato il fatto che, dopo l’ordine di evacuazione della parte nord della Striscia di Gaza emanato dalle autorità israeliane, Hamas abbia fatto di tutto per costringere i civili a rimanere nelle loro abitazioni, arrivando persino a istituire posti di blocco lungo le strade.
L’organizzazione terroristica si è sempre fatta scudo con gli innocenti, in questa guerra come in passato. Le sue infrastrutture sono nascoste nei palazzi residenziali, nelle scuole e negli ospedali. La fitta rete di tunnel che utilizza per contrabbandare armi e condurre i suoi attacchi su suolo israeliano ha i suoi sbocchi proprio in edifici del genere, il che mette a rischio vite innocenti durante le operazioni antiterrorismo dell’Idf. Per non parlare del fatto che, di recente, Hamas abbia orgogliosamente pubblicizzato il fatto che abbia smantellato una rete di acquedotti, costruita grazie agli aiuti internazionali, per costruire missili usando i tubi.
L’organizzazione terroristica non ha a cuore gli interessi dei palestinesi e non vuole difenderli. Il suo unico obiettivo è la distruzione dello Stato di Israele e lascia perplessi il fatto che qualcuno, politici compresi, si rifiuti ancora di capirlo.
Hamas militants showed how they make rockets out of water pipes. pic.twitter.com/lTMSJoZW62
— NEXTA (@nexta_tv) October 12, 2023
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