Nel Canada divampano incendi e la città di New York si ritrova completamente avvolta da una fitta coltre di fumo e cenere, tanto che la salute di persone e animali è ora a grosso rischio. A trovarsi in situazioni critiche non soltanto la Grande Mela, ma anche molte altre zone del Nord-Est degli Stati Uniti d'America, raggiunte dalla nube proveniente dal vicino Paese del nord America.
Negli Usa è allarme
A New York la fitta coltre di fumo è tale che persino il sole è oscurato. Nel corso della giornata di oggi le persone si sono spostate per la città con la mascherina, e non per proteggersi dai virus. Il rischio è concreto, l'aria irrespirabile. Lo scenario appare molto simile a quello di un film post-apocalittico. In tanti stanno cominciando ad accusare i primi disturbi respiratori, con occhi arrossati e gole infiammate.
Il sindaco Eric Adams si è rivolto ai suoi cittadini, invitandoli a restare al chiuso nelle loro case e a evitare gli spostamenti. "Limitate l'esposizione. Questa non è una buona giornata per allenarsi per un maratona", ha dichiarato, riferendosi agli amanti della corsa in attesa del Global Running Day all'aperto. L'associazione Road Runner ha cancellato tutti gli eventi previsti.
Qualità dell'aria peggiore dal 1960
Spaventano i valori emersi dopo l'analisi dell'aria. La qualità è la peggiore dal 1960, un dato preoccupante. Secondo l'IQAir World Quality Index, New York è attualmente la seconda città più inquinata al mondo dopo New Delhi.
A rischio, tuttavia, è tutto il Nord-Est degli Stati Uniti, dove si concentra il fumo proveniente dal Canada. Toronto, Montreal e Ottawa sono le città canadesi dove si concentra il maggior numero di incendi boschivi.
La situazione in Canada
Nel Quebec pare esserci la situazione peggiore, con migliaia di persone che dovranno essere evacuate nelle prossime ore. 11mila individui hanno già abbandonato le loro case, e altri 4mila dovranno andarsene a breve. Dopo l'Alberta e la Nuova Scozia, il Quebec starebbe affrontando incendi "mai visti prima".
Si tratta di un vero e proprio annus horribilis per il Canada con quasi 3,8 milioni di ettari bruciati come esito di 2.203 roghi registrati. Secondo quanto dichiarato dalle autorità e riportato dalle agenzie di stampa, sono 414 gli incendi attualmente attivi in Canada, 239 dei quali fuori controllo. Gli Stati Uniti hanno inviato 600 vigili del fuoco per aiutare il Canada a fronteggiare l'emergenza, questo quanto annunciato dalla portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.
I provvedimenti negli Usa
In 13 stati della costa orientale degli Stati Uniti l'allarme è massimo, e i soggetti maggiormente a rischio sono anziani e bambini. Le scuole hanno sospeso ogni attività all'aperto per tutelare la salute dei più piccoli, mentre le autorità locali hanno invitato i cittadini a restare in casa e a indossare la mascherina in caso di uscite.
Secondo quanto riferito da Cnbc, a New York l'indice Aqi ha raggiunto quota 342, un livello ritenuto "pericoloso". Problemi negli aeroporti, dove si sono registrati ritardi e sospensione di voli. Interrotte le partente all'aeroporto Laguardia di New York.
Fermate le carrozze dei cavalli che non potranno spostarsi per Central Park, così da tutelare gli animali. Anche lo zoo di New York ha deciso di chiudere in anticipo la struttura, per tutelare i visitatori e i vari esemplari presenti nel parco.
110 milioni di americani nella nube di fumo
La qualità dell'aria è in rapido peggioramento. 110 milioni di americani si trovano immersi nella fitta coltre di fumo e cenere proveniente dal Canada. A New York il cielo quasi non si vede. Il consiglio è sempre lo stesso: restare al chiuso, evitare gli spostamenti.
"L'emergenza potrebbe durare alcuni giorni.
Bisogna prepararsi per il lungo termine", ha dichiarato il governatore di New York, Kathy Hochul. La Casa Bianca ha chiesto ai cittadini con problemi di salute di proteggersi dall'inquinamento atmosferico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.