Il coraggio del pompiere morto tra le fiamme degli immigrati

Nella notte un vigile del fuoco 24enne ha perso la vita durante un intervento nella periferia nord di Parigi. Nelle stesse ore i manifestanti suoi coetanei continuavano a incendiare le banlieue

Il coraggio del pompiere morto tra le fiamme degli immigrati
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Ha perso la vita mentre faceva il proprio dovere. Nelle violente notti delle guerriglie urbane in Francia, lottava contro un incendio forse appiccato dai manifestanti. Aveva soli 24 anni Dorian Damelincourt, il vigile del fuoco morto nella notte durante un rischioso intervento a Saint Denis, nella periferia nord della capitale transalpina. Il giovane, secondo quanto riferito dalle autorità, stava cercando di domare il fuoco innescatosi in un parcheggio sotterrano, mentre le fiamme iniziavano a divorare il resto dell'edificio. Forse a seguito di un'esplosione, è stato colto da un arresto cardio-respiratorio. Non ce l'ha fatta. Sull'accaduto è stata avviata un'indagine, che probabilmente servirà solo a chiarire le dinamiche della tragedia. Gli accertamenti e le perizie, certo, non restituiranno alla Francia quel ragazzo che aveva fatto del servizio agli altri un lavoro.

Sarebbe persino banale parlare di "meglio gioventù", mettendo il sacrificio del giovane pompiere a confronto con la follia di chi invece sta incendiando i sobborghi delle città francesi. E però, il dramma consumatosi nella notte ha raccontato e ribadito proprio questo: la differenza tra l'abnegazione da una parte, il sovvertimento dell'ordine pubblico dell'altra. Tra il senso di responsabilità e la ribellione. A 24 anni si possono salvare vite o si può fare la guerriglia; si può servire un Paese o si può destabilizzarlo. La differenza culturale tra chi aiuta la collettività e chi fomenta le rivolte è la stessa che - con il fallimento di certe politiche sociali e migratorie - ha fatto scoppiare il caos in Francia.

Di tutto questo, chiaramente, non c'è traccia negli scarni comunicati con cui le autorità hanno informato i cittadini della tragedia. "Ieri sera, mentre combatteva contro un incendio di diversi veicoli in un parcheggio sotterraneo a Saint Denis, un giovane caporale dei vigili del fuoco di Parigi di 24 anni è morto, nonostante le cure molto rapide dei suoi compagni di squadra. Esprimo le più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi colleghi", ha dichiarato il ministro degli interni francese, Gerard Darmanin. Nelle ore successive alla sciagura, sui canali social della Armée de Terre sono state divulgate le generalità del giovane pompiere, assieme a una sua immagine commemorativa. Dorian Damelincourt è ritratto con la sua tuta da vigile del fuoco; lo sguardo fiero e coraggioso. Sullo sfondo, i colori della bandiera francese.

Ora sono in corso accertamenti sulla tragedia: secondo alcune fonti, non vi sarebbero legami fra l'accaduto e le violenze urbane. Gli stessi vigli del fuoco, contattati dalla stampa francese, evitano di fornire dettagli affrettati e sottolineano di intervenire spesso su analoghe tipologie di incendio. Stavolta però un giovane ha perso la vita e la Francia lo piange. L'attualità è infatti entrata con prepotenza nella vicenda. "Questa notte un pompiere di 24 anni ha perso la vita nel tentativo di proteggere quella dei francesi.

Condividiamo il dolore dei suoi cari e il cordoglio di tutte le forze dell'ordine che da cinque notti, con coraggio e sangue freddo, fronteggiano un'ultraviolenza senza limiti", ha scritto sui social la capogruppo del Rassemblement National all'Assemblea Nazionale di Parigi, Marine Le Pen.

Dorian Damelincourt domava le fiamme nelle stesse ore in cui alcuni suoi coetanei continuavano ad appiccarle nelle banlieue-polveriera.

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