Dopo alcuni flop che, sia per motivi tecnici che per motivi meteorologici hanno fatto slittare vari lanci, finalmente la missione Artemis 1 è riuscita a decollare verso la Luna: la Nasa ha mandato in orbita i razzi a propellente solido Sls (Solid Rocket Boosters), i più potenti mai costruiti, assieme alla la navicella spaziale Orion. Il decollo è avvenuto dal Kennedy Space Center e, anche oggi, la partenza è stata ritardata di quasi un'ora facendo temere per il peggio.
"Un posto nella storia"
Quella che è decollata poche ore fa è la prima missione del programma Artemis che intende riportare gli astronauti sulla Luna, per adesso a bordo ci sono soltanto dei manichini. "Vi siete guadagnati un posto nella Storia", ha dichiarato il direttore di lancio della Nasa, Charlie Blackwell-Thompson, rivolgendosi agli scienziati del suo team al centro di controllo di Cape Canaveral dopo il lancio di Artemis 1. "Fate parte di una prima volta, e non accade spesso, forse una volta nella vita. Siete stati tutti impegnati in qualcosa di incredibile, il primo passo del ritorno del nostro Paese verso la Luna e Marte. Quello che avete fatto ispirerà le generazioni avvenire".
"In due anni uomo sulla Luna"
Il nuovo programma lunare Artemis che la Nasa porta avanti con l'Esa e l'Europa, ha a bordo anche tanta Italia grazie al lavoro di cooperazione tra l'Asi (Agenzia Spaziale Italiana), l'industria italiana e tante imprese coinvolte nell'ambizioso programma internazionale. "Questa prima missione Artemis metterà alla prova la navicella spaziale Orion della Nasa e il suo modulo di servizio europeo durante un viaggio oltre la Luna e ritorno" ha dichiarato l'Agenzia Spaziale Europea alla stampa. Il veicolo spaziale "entrerà nell'orbita lunare utilizzando la gravità della Luna per guadagnare velocità e spingersi a quasi mezzo milione di chilometri dalla Terra, più lontano di quanto qualsiasi veicolo spaziale umano abbia mai viaggiato".
Parmitano: "Grandissima emozione"
A pochi minuti dal lancio, un emozionato Luca Parmitano ha dichiarato all'AdnKronos "la grandissima emozione, credo per tutti qui", che ha vissuto in quei momenti. "A bordo c'è tanta umanità che volerà oggi con Artemis, ci sono tutti i sogni, tutto il lavoro e tutta la vita delle tante persone che hanno lavorato al progetto ed è per questo che adesso, qui, siamo tutti emozionati", ha aggiunto.
Le prossime missioni
Il primo volo con un vero equipaggio è previsto per il 2025. "Artemis 1 rappresenta una prova generale delle tecnologie che tra un paio d'anni dovrebbero permettere il ritorno della nostra specie sulla Luna", ha dichiarato all'Agi Umberto Guidoni, astronauta, astrofisico, scrittore e divulgatore italiano. Artemis 2 farà da apripista per le altre due missioni che effettueranno il primo test di volo attorno alla Luna con un equipaggio (Artemis II), e il ritorno vero e proprio dell'umanità sulla superficie della Luna con astronauti e astronaute con il programma Artemis III.
Ma perché si chiama proprio Artemis? Il nome scelto per tornare sulla Luna si rifà alla dea della mitologia greca: conosciuta anche come
Artemide, era la sorella gemella di quell'Apollo che, a sua volta, era stato di ispirazione per le prime e indimenticabili missioni lunari americane con il primo passo dell'uomo sulla Luna avvenuto il 20 luglio 1969.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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