Doveva essere il gran giorno di "Artemis 1", il razzo simbolo della nuova missione sulla Luna ma un problema tecnico ne ha bloccato il lancio, rinviato a venerdì 2 settembre: l'annuncio è stato dato dalla Nasa. Il razzo sarebbe dovuto partire dal Kennedy Space Center alle ore 14.33 italiane ma 40 minuti prima del via libera erano stati segnalati alcuni problemi nel caricamento dell'idrogeno liquido con il conto alla rovescia bloccato.
Il motivo del rinvio
Nello specifico, il motore 3 Rs25, del primo stadio del vettore Sls, ha subìto dei problemi che non hanno consentito la partenza del razzo. La Nasa riproverà il lancio venerdì prossimo ma, qualora dovessero esserci altri intoppi, è stata prevista un'altra data per il prossimo lunedì 5 settembre. L'Agenzia Spaziale Italian (Asi) stava seguendo l'evento in diretta dal suo quartier generale, a Roma, programmando il nuovo appuntamento tra quattro giorni. Quello atteso per oggi sarebbe stato il primo lancio di un vettore verso la Luna cinquant'anni dopo l'ultima missione Apollo. Restano da capire quali ripercussioni tecniche e psicologiche subirà il programma Artemis: è comunque un duro colpo per l'agenzia spaziale che aveva tutto pronto e il meteo era anche dalla sua parte con l'80% di condizioni favorevoli nel momento del lancio.
Count-down sospeso
Quanto tutti erano in trepidante attesa, ecco che il conto alla rovescia si è bloccato, come detto, a 40 minuti dal lancio. I tecnici speravano che la sospensione fosse momentanea, ma si è rivelata definitiva. Per quanto appreso, è stata esclusa la possibilità che possa essersi formata una crepa strutturale nella parte centrale del razzo. Piuttosto, ma è da verificare, sembra un problema legato alla formazione di ghiaccio. Il lancio del razzo, alto 322 piedi (98 metri), era seguito da decine di migliaia di persone radunate nei pressi del Kennedy Space Center, in Florida.
"Esistono anche le incognite"
"È molto normale il rinvio" della missione verso la Luna di Artemis 1 e "anche di queste incognite è fatta una missione spaziale": lo ha dichiarato ai giornalisti Mario Cosmo, responsabile della Direzione Scienza e Ricerca dell'Asi. "Ora andiamo sulla Luna in maniera completamente diversa dalle missioni Apollo. E l'Elemento fondante e il missile che è molto complesso", ha sottolineato. "Lo sviluppo di nuove tecnologie per la missione Artemis per Leonardo è iniziato anni fa e possiamo dire che è costato 'lacrime e sangue' ma oggi andiamo sulla Luna per restarci e ogni sforzo tecnologico sarà quindi utile a lungo termine": lo ha sottolineato Francesco Rizzi, responsabile della linea business spazio di Leonardo, parlando con i giornalisti nell'Auditorium dell'Asi dopo che la Nasa ha annunciato l'annullamento del lancio. "Abbiamo già pronte le unità per Artemis 2 e già sottoscritto il contratto per le unità di Artemis 3: questo a lungo termine è il vero ritorno dell'industria", ha aggiunto.
Perché si chiama Artemis
La suggestione, a parte i piccoli intoppi, è che 50 anni dopo l'ultima camminata lunare, l'uomo tornerà a mettere piede sul nostro satellite. Il nome di Artemis, Artemide, non è un caso: è una dea della mitologia greca e sorella gemella di Apollo a cui sono state dedicate le precedenti incursioni sulla Luna.
Adesso, con le tecnologie in campo, sarà necessario capire se il suolo lunare offrirà possibilità ambientali e di ricerca, indiretta, per capire cosa accade sulla Terra. Dopo Artemi 21 che si limiterà a girare intorno alla Luna, Artemis II effettuerà il primo test di volo con a bordo un equipaggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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