Nuovi guai per Nicolas Sarkozy. La corte d’appello di Parigi ha condannato l’ex presidente francese a un anno di reclusione, compresa una sospensiva di sei mesi per avere sostenuto spese eccessive durante la campagna presidenziale del 2012, poi perse al secondo turno contro il socialista François Hollande. I sei mesi saranno scontati con misure alternative - compreso il braccialetto elettronico – decise tra i giudici e l’imputato nei prossimi trenta giorni. A proposito dell’affaire “Bigmalyon”, i giudici hanno ritenuto che Sarkozy fosse stato informato del fatto che le fatture relative in particolare all'organizzazione dei suoi incontri stavano lievitando oltremisura. Nel 2021 il 68enne era stato condannato in primo grado a un anno senza condizionale.
La vicenda riguarda il sistema di doppia fatturazione messo in atto dall’UMP (Union pour un mouvement populaire), l’ex partito di Sarkozy, per nascondere il superamento delle spese autorizzate dalla legge. La cifra raggiunta dalla campagna presidenziale si attestò a 43 milioni di euro, contro i 22,5 milioni previsti dalla Commission des comptes de campagne. Per celare questo sforamento, l’UMP chiese alla società di comunicazioni Bygmalion di redigere fatture false, in modo che i servizi sembrassero forniti al partito e non al candidato.
Nel corso del processo, Sarkozy ha contestato con forza ogni responsabilità penale, parlando apertamente di “favole” e “menzogne”. Come riporta BFMTV, l’ex presidente ha puntato il dito contro i parenti del rivale dell’epoca nell’UMP, Jean-François Copé, il suo capo di gabinetto Jérôme Lavrilleux, vicedirettore della squadra per la campagna presidenziale, e l'agenzia di comunicazione Bygmalion rei di essersi arricchiti. Presente alla lettura della sentenza di 244 pagine della Corte d’Appello di Parigi, Sarkozy secondo i giudici “decideva i meeting, dove si sarebbero tenuti e il numero di questi. Sembrava difficile dirgli di no e lo capiamo (…) Il signor Sarkozy è quindi responsabile della campagna. Il padrone della campagna è lui”.
Insieme a Sarkozy, sono stati condannati l’ex vicedirettore della campagna elettorale Jérôme Lavrilleux a due anni di reclusione di cui diciotto mesi con la condizionale, l’ex direttore della campagna elettorale Guillaume Lambert a due anni di reclusione di cui diciotto mesi con
la condizionale, gli ex direttori di Bygmalion, Franck Attal e Guy Alves, rispettivamente a un anno di reclusione con la condizionale e a diciotto mesi di reclusione con la condizionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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