Da Varoufakis a Mélenchon, la sinistra schierata con Hamas: "Europei criminali"

L’ex ministro delle Finanze greco non condanna i terroristi palestinesi e paragona l’assedio a Gaza all’apartheid in Sudafrica. Bufera anche sul francese Mélenchon

Da Varoufakis a Mélenchon, la sinistra schierata con Hamas: "Europei criminali"
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Sono trascorsi quattro giorni dal terribile attacco sferrato da Hamas contro Israele: decine di morti, feriti e ostaggi innocenti. Eppure in giro per l’Europa c’è chi ha trovato il coraggio di schierarsi contro Tel Aviv: tra chi non condanna la violenza dei miliziani palestinesi e chi addirittura la giustifica (in alcune piazze europee sono state persino organizzate manifestazioni pro Hamas), l’elenco è sempre più corposo. Tra gli iscritti il rosso Yanis Varoufakis: “I criminali qui non sono quelli di Hamas, i criminali sono gli europei”.

Il rosso, ex ministro delle Finanze greco, ha sottolineato che non condannerà mai Hamas per il suo attacco contro Israele, paragonando l’assedio a Gaza all’apartheid in Sudafrica. “Coloro che si sforzano di strappare a persone come me del DIEM 25 (il suo movimento Democracy in Europe Movement 2025, ndr) una condanna dell’attentato dei guerriglieri di Hamas non la otterranno mai e non la otterranno mai per un motivo molto semplice”, le parole di Varoufakis: “Chi ha a cuore gli esseri umani senza alcuna discriminazione, chi ha a cuore allo stesso modo un ebreo e un arabo deve porsi una domanda molto semplice. Qual è esattamente la loro idea della cessazione delle ostilità secondo cui i palestinesi deporranno le armi e torneranno nella più grande prigione a cielo aperto del mondo dove saranno costantemente soffocati dallo stato dell'apartheid”.

Ma Varoufakis non è l’unico esponente della galassia rossa a strizzare l’occhio ad Hamas: in Francia è scoppiata la bufera su Jean-Luc Mélenchon. “L’offensiva armata delle forze palestinesi guidate da Hamas si inserisce in un contesto di intensificazione della politica di occupazione israeliana a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est”, la posizione in una nota di La France insoumise (Lfi). Il leader della sinistra radicale ha evidenziato sul punto: “Tutta la violenza scatenata contro Israele e Gaza dimostra solo una cosa: la violenza produce e riproduce solo se stessa”. Posizioni inaccettabili e biasimate senza mezzi termini persino dai suoi alleati. C’è chi ritiene che Mélenchon abbia legittimato il terrorismo: “Mélenchon è un nemico della Repubblica, la posizione del suo partito è abietta”, le parole del presidente del Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia (Crif), Yonathan Arfi.

Secondo il portavoce del governo Olivier Véran, Mélenchon è "tutto in odio" e "legittima il ricorso alla violenza" di Hamas contro Israele: "Questa corrente dell'estrema sinistra francese sprofonda in questa specie di deriva permanente e non risponde all'appuntamento con la storia".

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