Razzi su Israele anche dalla Siria. Biden attacca Hamas: "È come l'Isis"

Israele prepara l'offensiva di terra sulla Striscia di Gaza. Nuovi raid contro il centro del Paese: nel mirino Ashkelon e lo scalo Ben Gurion. Due italiani dispersi, forse rapiti da Hamas. Le ultime notizie

Razzi su Israele anche dalla Siria. Biden attacca Hamas: "È come l'Isis"
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Quarto giorno di guerra tra Israele e Hamas. Il ministro della Difesa di Israele ha promesso "un assedio totale", preannunciando un'imponente operazione militare di terra, mentre le Idf hanno annunciato di aver ripreso il controllo del confine con Gaza, interamente minato e dal quale non sono più entrati terroristi nelle ultime 24 ore. Attualmente i terroristi palestinesi stanno conducendo una campagna di nuovi raid contro il centro di Israele: a finire sotto il tiro dei razzi di Hamas anche l'aeroporto internazionale di Ben Gurion di Tel Aviv, dov'è stata cancellata la maggior parte dei voli previsti questo mese e la città di Ashkelon.

Durante la giornata il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu ha sentito al telefono il presidente Usa Joe Biden definendo l'attacco di Hamas come "una barbarie mai vista dall'Olocausto". Il premier ha ribadito come il paese sia stato colpito "da un attacco di una ferocia mai vista". "Centinaia di massacri, famiglie annientate nel loro letto, nelle loro case, donne brutalmente violentate e assassinate, più di un centinaio di sequestri, presi decine di bambini, legati, bruciati e giustiziati, decapitati soldati". "Centinaia di massacri, famiglie annientate nel loro letto, nelle loro case, donne brutalmente violentate e assassinate, più di un centinaio di sequestri, presi decine di bambini, legati, bruciati e giustiziati, decapitati soldati", ha aggiunto Netanyahu.

In attesa dell'offensiva, Tel Aviv aveva consigliato ai civili di evacuare passando dall'Egitto, ma nel primo pomeriggio il valico di Rafah è stato chiuso sine die. Il bilancio delle vittime ha raggiunto la drammatica cifra di oltre 1.200 morti, a cui si aggiungono 3.418 feriti e almeno 750 dispersi in territorio israeliano. Tra di loro c’è anche una coppia italo-israeliana rapita in un kibbutz a Beeri: a darne notizia è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. I civili in ostaggio sono almeno 200 e Hamas ha minacciato di ucciderne uno per ogni edificio bombardato a Gaza, trasmettendo l'esecuzione in streaming e negando qualsiasi ipotesi di trattativa fino al termine delle ostilità. "Ucciderli non migliorerà la situazione", ha avvertito il tenente colonnello israeliano Richard Hecht.

Il bilancio dei morti: 40 bambini trovati in un kibbutz, alcuni decapitati

I militari che hanno liberato il kibbutz di Kfar Aza hanno raccontato le scene apocalittiche che si sono ritrovati davanti, in particolare il rinvenimento dei corpi di 40 bambini, alcuni con le teste mozzate. "Non ho mai visto nulla di simile nella mia carriera, mai in 40 anni di servizio, qualcosa che non avrei mai immaginato", ha testimoniato il generale Itai Veruv citato dalla Cnn. I morti nel kibbutz sarebbero oltre 200.

Biden promette nuovi aiuti

In serata nuova telefonata tra il presidente Usa Joe Biden e Benjamin Netanyahu. Stando a quanto riporta la Cnn durante il colloquio il premier israeliano avrebbe evocato la possibilità di penetrare nella striscia di Gaza e il presidente Usa non lo avrebbe ammonito a non farlo. "Non stiamo sollecitando moderazione in questo momento", ha detto una fonte all'emittente americana. Alla telefonata ha preso parte anche la vice presidente Kamala Harris e sia lei che Biden avrebbero espresso totale sostegno a Israele.

Dopo la telefonata Biden ha tenuto un punto stampa in cui ha parlato dell'attuale conflitto tra Tel Aviv e Hamas. Il presidente ha raccontato del colloquio col premier israeliano "per per discutere il coordinamento per sostenere Israele, per la deterrenza ad azioni ostili e la protezione degli innocenti". Quanto fatto da Hamas è paragonabile "ai peggiori atti" dello Stato Islamico, ha continuato il presidente, ripetendo due volte: "noi stiamo con Israele, noi stiamo con Israele". "Questo è terrorismo", ha sottolineato.

Biden ha assicurato di essere pronto a schierare "risorse aggiuntive". "Gli Stati Uniti hanno anche rafforzato la (loro) presenza militare nella regione per consolidare il (loro) sforzo di deterrenza", ha ricordato. Non solo. Il capo della Casa Bianca ha confermato che gli Usa stanno aumentando l'assistenza militare a Israele, comprese munizioni e intercettori per rifornire lo scudo anti aereo Iron Dome: lo ha detto Joe Biden parlando dalla Casa Bianca.

Fonti del quotidiano Times of Israel hanno fatto sapere che un primo aereo da trasporto con munizioni americane "avanzate" è atterrato nella base aerea di Nevatim nel sud del Paese. Le Forza armate israeliane sottolineano che le munizioni sono destinate "a consentire attacchi significativi. Siamo grati per il sostegno americano e l'assistenza allo Stato di Israele, durante questo periodo difficile. I nostri nemici comuni sanno che la cooperazione tra gli eserciti è più forte che mai, ed è una parte fondamentale per garantire la sicurezza e la stabilità regionale".

A margine dell’intervento di Biden il portavoce del Dipartimento di Stato ha fatto sapere che giovedì il segretario di stato Antony Blinken volerà in Israele per esprimere il suo sostegno alle autorità di Tel Aviv. Il capo della diplomazia americana "incontrerà i nostri partner israeliani per affrontare la situazione sul campo e come possiamo aiutarli nella loro lotta contro i terroristi che hanno lanciato questi terribili attacchi", ha dichiarato il portavoce. L'aereo di Blinken decollerà da Washington domani, mercoledì, e arriverà in Israele giovedì.

Razzi dalla Siria: il giallo del nuovo fronte

Un portavoce dell'esercito israeliano in serata a confermato che le forze di Tel Aviv hanno individuato una serie di lanci dalla Siria verso il territorio israeliano. Fonti dell'Idf hanno spiegato che "una parte di questi lanci sono passati nel territorio israeliano e, con tutta probabilità sono caduti in aree aperte". Secondo i media, i razzi sarebbero stati 5 e ora l'esercito sta attaccando le postazioni da dove sono partiti.

Shani Louk è viva, nuovo appello della madre al governo tedesco

Shani Louk, la ragazza 22enne tedesco-israeliana rapita da Hamas sabato scorso, è viva ma gravemente ferita in un ospedale di Gaza. A scriverlo è Tagesschau, che rilancia il nuovo appello della madre che chiede al governo di Berlino di impegnarsi per il rilascio della figlia. Louk avrebbe riportato una grave ferita alla testa e si troverebbe in condizioni critiche. Il video del suo sequestro, seminuda su una jeep guidata dai terroristi che hanno massacrato centinaia di civili inermi a un rave party, ha fatto il giro del mondo.

Borrell: "Lavorare su soluzione a due Stati"

"Non conosciamo altre soluzioni se non quella dei due Stati", ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa a Muscat, nell’Oman, al termine del Consiglio Ue Esteri informale sulla situazione in Medio Oriente. "Dobbiamo lavorare per questa soluzione che ora sembra ancora più lontana che mai. Nel frattempo dobbiamo aumentare il nostro sostegno umanitario per le vittime di questa tragedia. E dobbiamo metterci in contatto con i partner nel mondo: la comunità internazionale deve usare questo momento critico, che può essere un momento di risveglio, per reimpegnarsi nella questione israelo-palestinese".

Morto il ministro dell'Economia di Hamas

Le Israel Defence Forces hanno ucciso Jawad Abu Shamala, il responsabile economico di Hamas. "Nell'ambito del suo ruolo – spiega l'esercito di Tel Aviv – gestiva le finanze dell'organizzazione e stanziava i fondi per finanziare e dirigere il terrorismo all'interno e all'esterno della Striscia di Gaza".

"Assalto pianificato nel 2022": il report del Washington Post

La guerra di Hamas contro Israele è stata pianificata almeno un anno fa, a metà 2022. La rivelazione esclusiva arriva dal Washington Post, che ha sentito diversi funzionari appartenenti alle agenzie di intelligence occidentali e mediorientali. Gli 007 sono convinti che l'assalto sia stato programmato con l'assistenza dell'Iran, anche se non si sono sbilanciati sul ruolo effettivo avuto dal regime di Teheran. "La quantità di addestramento, logistica, comunicazione, personale e armi necessarie fornisce un'impronta massiccia", ha detto Marc Polymeropoulos, ex ufficiale della Cia in passato attivo in Medio Oriente. "Questo – continua – suggerisce sia il coinvolgimento dell'Iran, data la complessità dell'attacco, sia il colossale fallimento dell'intelligence". Secondo Polymeropoulos l'impiego di deltaplani nelle incursioni dei miliziani è stato sicuramente preceduto da un addestramento svolto all'estero e non in Palestina.

Soldati israeliani nel kibbutz di Kfar Aza
Soldati israeliani nel kibbutz di Kfar Aza.

Razzi su Ashkelon dopo l'ultimatum di Hamas

"Lasciate la città entro due ore. Vi abbiamo avvertiti". È questo l'ultimatum del portavoce di Hamas, Abu Obeida, agli abitanti di Ashkelon, nel sud di Israele, a circa 40 km dalla Striscia di Gaza. "Avvisiamo gli abitanti di Ashkelon di lasciare la loro città entro le 5 (le 16 in Italia)", ha proseguito. La città si trova ora sotto il tiro dei razzi palestinesi.

Israele: "Porremo fine al controllo di Hamas su Gaza"

L'ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar ha confermato che Israele interverrà a Gaza per "porre fine al controllo di Hamas". "Da oltre un decennio – scrive il diplomatico su X – stiamo compiendo ogni sforzo per mantenere il fragile equilibrio tra proteggerci dal terrorismo e consentire la crescita economica della Striscia di Gaza. Gli ultimi giorni ci hanno dimostrato che non abbiamo scelta: dobbiamo porre fine al controllo di Hamas su Gaza e alle sue capacità militari, per eliminare la minaccia su Israele".

Armi ai civili israeliani

Il ministro della Sicurezza nazionale israeliana Itamar Ben-Gvir ha ordinato l'acquisto di 10mila armi da fuoco che verranno consegnate ai civili. In particolare, 4mila fucili d'assalto saranno distribuiti alle "squadre di allerta", volontari con esperienza militare presenti sul territorio israeliano. Ben-Gvir ha giustificato la mossa adducendo anche ai possibili episodi di violenza con la comunità araba.

L'Onu contro l'assedio di Gaza: "Viola diritto internazionale"

"L'assedio di Gaza è proibito dal diritto internazionale umanitario" e rappresenterebbe un crimine. A sostenerlo è l'Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Volker Turk, in una breve dichiarazione rilasciata per avvertire e dissuadere Israele dall'imminente azione militare sulla Striscia di Gaza. Ieri il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, aveva condannato le violenze di Hamas "riconoscendo le legittime rimostranze del popolo palestinese", ma "niente può giustificare questi atti di terrore e l'uccisione, la mutilazione e il rapimento di civili".

Soldati israeliani schierati al confine con il Libano

Le Forze di difesa israeliane stanno schierando decine di migliaia di nuovi soldati al confine con il Libano, nella parte settentrionale del Paese, dopo i recenti attacchi provenienti dalle postazioni dei terroristi di Hezbollah e le infiltrazioni di nuovi miliziani. Lo ha annunciato il portavoce delle Idf, Jonathan Conricus alla Cnn. "La situazione è instabile. Siamo vigili. Abbiamo aggiunto decine di migliaia di truppe lungo il confine, riservisti e unità regolari, in previsione di un attacco di Hezbollah", ha affermato Conricus alla tv americana. La tv di Hezbollah ha riportato il lancio di razzi dal sud del Libano verso Israele.

Khamenei: "Baciamo le mani della gioventù palestinese"

Dopo aver affidato le prime reazioni ai suoi consiglieri, la guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha rotto il silenzio sull'assalto di Hamas contro Israele. "La sconfitta del regime sionista è irreversibile sia in termini militari che a livello di intelligence", ha affermato l'ayatollah in un discorso all'accademia delle forze armate della Repubblica islamica. "Baciamo la fronte e le mani degli intelligenti e abili disegnatori di questa operazione e della gioventù palestinese. Siamo orgogliosi di loro", ha aggiunto.

I video dei terroristi di Hamas che entrano in territorio israeliano

I combattenti di Hamas hanno documentato le incursioni di sabato scorso filmando il sorprendente assalto contro le recinzioni di confine e i siti militari israeliani temporaneamente occupati. La Cnn ha geolocalizzato i video condivisi dai terroristi: in uno alcuni miliziani armati entrano nel kibbutz di Be'eri (lo stesso dove sono stati rapiti i due italo-israeliani dispersi), in un altro sfondano la recinzione del checkpoint di Erez e in un terzo provano ad attaccare la base militare di Zikim da alcune barche neutralizzate dall'esercito israeliano.

A Pratica di Mare gli aerei con gli italiani evacuati

Sono atterrati alle 8.15 e alle 9.30 di questa mattina a Pratica di Mare i due Boeing Kc767 dell’Aeronautica Militare Italiana con a bordo i 200 cittadini italiani rimasti nel Paese. Il primo volo è decollato da Pratica di Mare ieri sera verso le 23.00, mentre il secondo è partito dal Kuwait ed è arrivato a Tel Aviv dopo uno scalo a Cipro. L'evacuazione è stata disposta e coordinata dal Comando operativo di Vertice interforze della Difesa. Nelle prossime ore rientreranno altri 200 connazionali.

"Il ministero degli Esteri – fa sapere l'Unità di Crisi della Farnesina – ha avviato sin dal primo momento un attento monitoraggio della situazione in Israele e nei Territori Palestinesi e ha immediatamente attivato una rete di contatto con i connazionali presenti nel Paese, in stretto raccordo con l'Ambasciata a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme. L'incertezza sulla programmazione dei voli commerciali, unita alle sempre più frequenti cancellazioni delle ultime ore, ha reso necessario pianificare soluzioni alternative, sia sul canale commerciale sia su quello militare". Oggi, 10 ottobre, e domani sono in programma quattro voli a tariffe calmierate.

Hamas: "40mila uomini a Gaza, sarà una guerra lunga"

Quello di sabato scorso è stato un attacco a sorpresa non solo per Israele ma anche per Hamas. Lo rivela Ali Barakeh, membro della leadership dell’organizzazione in esilio a Beirut che ha risposto alle domande dei giornalisti dell'Associated Press nel suo ufficio in Libano. Barakeh ha dichiarato che soltanto una decina di comandanti erano a conoscenza di quella che è stata definita "l'ora zero".

"Siamo rimasti sorpresi da questo grande crollo", ha aggiunto, ricordando che soltanto 2mila uomini su un esercito di 40mila sono stati mobilitati finora e che il gruppo possiede un arsenale di razzi che gli permetterà di proseguire a lungo questa guerra.

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