Nella notte tra il 16 e il 17 febbraio un convoglio di quattro auto ha lasciato il penitenziario IK-3 Lupo Polare, dove era detenuto Alexei Navalny fino alla sua morte (avvenuta nel primo pomeriggio del 16 febbraio), spostandosi in direzione della città di Salekhard. Un'analisi delle telecamere stradali sempre accese, puntate sulla via ghiacciata che collega Labytnangi, il centro più vicino alla suddetta colonia penale - nel villaggio artico di Kharp - verso l'interno della regione, dimostrerebbe che quello sarebbe stato un corteo di veicoli del Servizio penitenziario federale. Lo stesso che sarebbe stato incaricato dalle autorità di trasportare il corpo di Navalny lontano dalla struttura.
Il convoglio e il corpo di Navalny
La scoperta è stata fatta dai giornalisti del quotidiano Mediazona, che hanno passato in rassegna i rari filmati delle telecamere stradali per aiutare gli abitanti a valutare la viabilità in relazione alle condizioni atmosferiche. Più nello specifico le webcam prese in esame sono situate vicino al passaggio di ghiaccio tra Labytnangi e Salekhard, ovvero l'unico percorso via terra da Kharp, dove era stato imprigionato Navalny, alla capitale dell'Okrug autonomo Yamalo-Nenets. Kharp e Labytnangi si trovano sulla riva sinistra del fiume Ob, mentre Salekhard si trova sulla riva destra.
Ebbene, l'indagine ha rivelato che un convoglio, comprendente due veicoli di pattuglia della polizia, un minibus UAZ del servizio penitenziario e una berlina senza contrassegni, ha attraversato la strada da Labytnangi verso Salekhard, proprio nella notte tra il 16 e il 17 febbraio. La madre di Alexei, Lyudmila Navalnaya, sarebbe arrivata a Kharp il giorno seguente per chiedere la salma del figlio.
Secondo il sito, dunque, queste clip costituirebbero la prova più evidente del fatto che la salma del dissidente russo sarebbe stata spostata presumibilmente con l'intento di nasconderla ai parenti. Non è però da escludere che il presunto trasferimento possa essere in qualche modo collegato alla versione fornita dalle autorità russe, che hanno spiegato di star analizzando il corpo dell'ex politico per completare i test attraverso i quali stabilire le cause del suo decesso.
Il presunto trasferimento
Non ci sono certezze, dunque, e la nebbia è ancora fitta. Secondo le fonti di Novaya Gazeta Europe, tuttavia, il corpo di Navalny sarebbe stato trasferito da Labytnangi a Salekhard la sera del 16 febbraio. Data l'assenza di movimenti simili nei giorni precedenti, "concludiamo che questo convoglio (quello analizzato nelle telecamere ndr) era effettivamente responsabile del trasporto del corpo di Alexei Navalny", ha scritto Mediazona. Poco dopo la pubblicazione dell'inchiesta il sito ha fatto sapere di essere stato contattato da una fonte che ha rivelato i numeri di targa di tutti e quattro i veicoli del corteo. Dopo aver esaminato attentamente le informazioni ricevute, Mediazona ha detto di essere "fiduciosa della loro accuratezza".
Per la cronaca, un fantomatico minibus della prigione era accompagnato da mezzi di servizio di pattuglia della polizia. Uno di questi coincideva con berlina grigia: sarebbe stato un mezzo usato dagli agenti in borghese. Questo veicolo, una Ford Focus II color argento con targa A 242 MM 89, sarebbe ufficialmente registrato presso il dipartimento amministrativo del ministero degli Affari Interni per l'Okrug autonomo Yamalo-Nenets. Le informazioni sul contratto di un portale di appalti pubblici indicano che la vettura apparterrebbe al dipartimento di polizia della città di Labytnangi.
Un altro mezzo del convoglio era un minibus grigio della UAZ contrassegnato da due caratteristiche strisce verdi, che lo identificavano come appartenente alla FSIN. Il suo numero di targa era V 749 SM 89. I dettagli di registrazione lo identificherebbero come un veicolo speciale modello AM-01. Secondo Gruzovik Press, i minibus UAZ del tipo AM servono al servizio penitenziario per il trasporto dei prigionieri malati, e sono chiamati anche "veicoli sanitari", un fatto confermato nei comunicati stampa di altre colonie penali.
I registri degli appalti pubblici hanno confermato che la UAZ avvistata nel filmato era assegnata all'IK-3 a Kharp, la prigione in cui è stato detenuto Navalny. Dopo aver trascorso circa un'ora e mezza a Salekhard, la UAZ è tornata a Labytnangi, in un viaggio ripreso dalle stesse telecamere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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