Inferno a Los Angeles: distrutta un'area grande come San Francisco. Arrestato un piromane

Ben 117 chilometri quadrati già andati in fumo, i danni sono altissimi e stimati in decine di miliardi di dollari: la situazione a Los Angeles e le ipotesi all'origine degli incendi

Inferno a Los Angeles: distrutta un'area grande come San Francisco. Arrestato un piromane
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Si fa sempre più grave, di ora in ora, la situazione relativa ai numerosi incendi scoppiati a Los Angeles dove brucia, da ormai un paio di giorni, un'area vastissima che ha messo in ginocchio la popolazione con dieci morti accertati. Le stime provvisorie parlano di almeno diecimila edifici andati in fumo con 180mila persone evacuate. A fare più impressione, però, l'enorme area interessata dai roghi e stimata in circa 117 chilometri quadrati, praticamente le dimensioni di San Francisco.

La rete elettrica all'origine degli incendi?

A causa della situazione d'emergenza, tutte le scuole rimarranno chiuse nella giornata di venerdì 10 gennaio per la cappa di fumo sopra la città e per la cenere che cade sopra alcuni quartieri. Un numero enorme di abitazioni e aziende (oltre 265mila) sono senza energia elettrica a causa degli incendi che hanno devastato anche le linee: la Nbc spiega che nella sola contea di Los Angeles le case al buio sono circa centomila. Parlando di come si sia potuto sviluppare un disastro del genere, si fa strada l'ipotesi che i numerosi roghi potrebbero essere stati provocati da malfunzionamento alla rete elettrica come viene sostenuto da Whisker Lab, azienda che monitora i problemi sulle griglie delle forniture.

L'arresto del piromane

Nel frattempo, le forze dell'ordine hanno fermato una persona sospettata di aver appiccato alcuni incendi nell'area nord della città: l'arresto è avvenuto quando in Italia era piena notte a seguito delle segnalazioni da parte di alcuni residenti che sono riusciti a bloccarlo fino all'intervento degli agenti.

Chiuso un centro Nasa

Gli incendi che continuano a non dare tregua a Los Angeles hanno costretto alla chiusura anche il "Jet Propulsion Laboratory" (Jpl) della Nasa, il più importante centro per l'esplorazione planetaria robotica: da lì hanno origine e vengono seguite molte missioni spaziali di estrema importanza tra cui quelle di Perseverance e Curiosity su Marte e quella di Europa Clipper, lanciata lo scorso ottobre e diretta alla luna di Giove dove arriverà nel 2030. La comunicazione della chiusura è stata data su X dalla direttrice, Laurie Leshin, che pur sottolineando come il centro non abbia subìto danni, sono numerosi i dipendenti evacuate dalle loro case e che l'hanno persa. "Per favore, teneteci nei vostri pensieri e rimanete al sicuro".

Danni per oltre 20 miliardi

Allo stato attuale, la devastazione è tale che le stime delle compagnie assicurative parlano di danni per 20 miliardi di dollari ma che i costi potrebbero lievitare ulteriormente se gli incendi non saranno controllati. I costi si fanno ancora più alti per i danni non coperti da assicurazione e per l'economia indiretta, ossia la perdita dei salati e l'interruzione alla catena di approvvigionamento con cifre che potranno toccare i 52-57 miliardi di dollari.

L'aiuto dell'Ue

"Abbiamo visto tutti le immagini dell'inferno dagli Stati Uniti. Ovviamente, siamo qui. Siamo disponibili ad aiutare se ci verrà richiesto. Abbiamo i nostri strumenti in campo, abbiamo il meccanismo di protezione civile, abbiamo il sistema di mappe di Copernicus. Siamo pronti ad aiutare se richiesto". A dichiararlo è stata una portavoce della Commissione europea nel briefing quotidiano con la stampa.

"Conforto nel disastro"

"Portare conforto in questo momento di disastro": è questo l'appello lanciato dall'arcivescovo di Los Angeles, monsignor Josè Gomez, a proposito dell'apocalisse di fuoco che ha distrutto l'area di Los Angeles.

Gomez ha aggiunto che "non esiste una risposta facile" di fronte alla tragedia, "ma questo non significa che non ci siano risposte" invidando a "essere lo strumento attraverso il quale Dio mostra il suo amore, la sua compassione e la sua cura a coloro che soffrono e a portare conforto ai nostri vicini in questo momento di disastro".

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