Durante una sessione plenaria del forum Idee forti per tempi nuovi in questi giorni in corso a Mosca, organizzato dall’organizzazione autonoma senza scopo di lucro Agenzia per le iniziative strategiche, Vladimir Putin ha risposto alla domanda sull'Italia di Irena Cecchini, cittadina del nostro Paese che studia all'Istituto statale di Mosca per le relazioni internazionali (Mgimo). "L'Italia ci è sempre stata vicina. Ricordo quando sono venuto in Italia, come la gente mi ha accolto. In alcuni luoghi mi sono sentito completamente a mio agio", ha detto il presidente russo.
Il presidente russo ha voluto effettuare anche un passaggio sulla città di Milano, da lui definita come "un posto bellissimo, una regione industrializzata dell'Italia". E poi, sempre parlando del capoluogo lombardo, ha concluso: "Questa è davvero una provincia italiana che lavora". Il forum è stato l'occasione per il presidente di lanciare nuovi messaggi all'Occidente e ai governi europei e non solo. "Anche nei Paesi cosiddetti ostili la Russia ha molti alleati", ha detto Putin. Una frase sibillina che potrebbe nascondere una rete di infiltrati a vari livelli, com'è già noto che ci sia. Quasi una minaccia ai Paesi occidentali per metterli in guardia su quel che accade nel loro territorio. È di poche ore fa la notizia di un disertore dell'esercito russo che è stato ucciso in Spagna in circostanze sospette con colpi di arma da fuoco.
Quello di cui si è vantato Putin parlando dei suoi alleati nei "Paesi ostili" è un sostegno che è soprattutto nel campo dei "valori tradizionali". Ha sostenuto che anche in quei Paesi "ostili" esiste "una rete di sicurezza per questi valori tradizionali, che si è rivelata piuttosto ampia, affidabile. Abbiamo anche molti alleati lì". E sempre parlando dell'Occidente e di quei Paesi apertamente critici verso la sua posizione e l'attacco sferrato in Ucraina ormai due anni fa, il presidente russo ha asserito che "i compiti che i malvagi si erano prefissati in termini di isolamento della Russia sono andati in pezzi. Questo è chiaro infatti vediamo che ora ne parlano sempre meno".
La narrazione del presidente russo rimane costante, aggrappandosi a una discreta capacità di filtraggio del suo Paese nei confronti delle notizie che arrivano dall'esterno. In questo modo in patria è più facile credere alla narrazione unica di Stato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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