L’Iran ha (quasi) la bomba. L’allarme dell’Aiea e i rischi di un test atomico

L'Iran non è distante da potersi dotare di una bomba nucleare, e se i colloqui fallissero e le altre opzioni sul tavolo fossero impraticabili, probabilmente la otterrà. La domanda è se Teheran intenda condurre dei test atomici

L’Iran ha (quasi) la bomba. L’allarme dell’Aiea e i rischi di un test atomico
00:00 00:00

L'Iran "non è lontano" dal potersi dotare della bomba atomica. Questo è quanto dichiarato dal direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica al suo ritorno dalla missione a Teheran. E mentre il programma nucleare iraniano avanza, e circolano voci di un veto imposto a Israele dalla Casa Bianca che non vuole venga compiuto alcun attacco contro i siti iraniani, una nuova preoccupazione incombe sulla coscienza della comunità internazionale. Teheran avrà bisogno di condurre test nucleari per garantire l’efficacia delle sue armi di distruzione di massa?

È una "questione critica" quella riguardante un possibile test atomico condotto dall'Iran, quasi come l'esistenza della bomba stessa. Se i colloqui con gli Stati Uniti fallissero, e nessun tentativo militare di frenare il programma nucleare iraniano avesse luogo, e soprattutto successo, gli ayatollah presto o tardi otterranno un'arma nucleare che potrebbe fungere da deterrente e mutare gli equilibri regionali e globali. La domanda, a quel punto, sarà se gli scienziati iraniani vorranno testare il frutto degli sforzi derivati dall'arricchimento dell'uranio. Un frutto pericoloso, che se ridotto alla giusta dimensione e testato con successo, troverebbe il suo posto nelle testate dei missili balistici a raggio intermedio già ampiamente collaudati nel corso del lungo e altrettanto osteggiato programma missilistico iraniano.

L'ipotesi di un test nucleare iraniano

L'Iran potrebbe anche non aver bisogno di effettuare un test nucleare per essere certo di poter far detonare una bomba nucleare. Ma tra la detonazione provocata dal processo di fissione nucleare previsto dalle armi nucleari, e la certezza di possedere una testata nucleare che possa essere considerata una reale minaccia, c'è una certa differenza.

Se si conta lo Stato di Israele, principale avversario dell'Iran, sono attualmente 9 le potenze mondiali che hanno testato armi nucleari. Anche se non c'è certezza di un test condotto da Israele in questo campo. Gli altri otto, come sappiamo, sono Stati Uniti, i primi ad ottenere una bomba atomica, a testarla e gli unici ad averla impiegata in combattimento, l'Unione Sovietica, ora Federazione Russa, la Repubblica popolare cinese, il Regno Unito, la Francia, l'India, il Pakistan, e la Corea del Nord.

Dal 1945 ad oggi si sono verificate circa 2.000 detonazioni nucleari in fase di test, ad eccezione dei due impieghi in combattimento a Hiroshima e Nagasaki. L'ultimo test è stato condotto dalla Corea del Nord, che ha fatto ha detonare quella che si è ipotizzato essere bomba termonucleare nel settembre 2017. Anche in questo caso, tuttavia, si presume che Pyongyang possieda "bombe atomiche" ma non la capacità di "miniaturizzarle" per armare un missili balistico.

Il ruolo di Mosca e la differenza tra detonazione e deterrenza

Secondo un rapporto dell'intelligence statunitense risalente al settembre 2024, la Russia e l'Iran avrebbero "ampliato la loro cooperazione nucleare" e, in virtù di questa collaborazione, Mosca potrebbe aver fornito a Teheran parte della sua esperienza nell'ambito dei test nucleari, consentendo a quest'ultima di evitare di effettuare dei test veri e propri. Almeno fino ad oggi.

Come viene ben argomentato in un lungo articolo pubblicato su The National Interest, c'è una

grande differenza tra l'ottenere la capacità di far detonare un'arma nucleare per quanto potente essa sia, e progettare e ottenere un'arma nucleare efficace al punto da rappresentare una minaccia e garantire una deterrenza.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica