Francia, stretta sulle scuole islamiche: stop ai fondi per i licei musulmani

L'Averroes è stata la prima scuola musulmana del Paese e ad oggi è ancora la più grande. Secondo il ministero dell'Interno, però, alcuni insegnamenti non sono in linea con i valori repubblicani francesi

Francia, stretta sulle scuole islamiche: stop ai fondi per i licei musulmani
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Nuova stretta sulle istituzioni musulmane in Francia. Lunedì 11 dicembre il governo di Parigi ha annunciato che interromperà i finanziamenti alla scuola privata Averroes, il più grande liceo islamico del Paese, a causa di carenze amministrative e pratiche di insegnamento discutibili. Fondato nel 2003 a Lille, l’istituto è stato il primo a carattere religioso della nazione d’Oltralpe e fin dal 2008 è stato sotto contratto con lo Stato. Attualmente ospita 800 studenti, a cui vengono offerti anche corsi di religione in aggiunta al normale curriculum scolastico francese.

Un primo rapporto negativo sul liceo era stato diffuso dall’ufficio locale del ministero dell’Interno ad ottobre. Nel documento, erano state sottolineate le problematiche finanziarie e strutturali della Averroes, oltre al fatto che alcuni insegnamenti non erano in linea con i valori repubblicani francesi. Come riportato da Reuters, il dicastero non ha voluto fornire ulteriori dettagli riguardo alla questione o ai termini di risoluzione del contratto.

Il preside dell’istituto, Eric Dufour, ha dichiarato di non aver ancora ricevuto la notifica ufficiale della decisione e ha espresso la sua intenzione di portare la questione in tribunale. “Quando si tratta di valori repubblicani, facciamo più di ogni altra scuola”, aveva sottolineato a fine novembre dopo la sua convocazione di fronte ad una commissione per l’istruzione. Dufour, inoltre, ha ammesso che, senza i fondi statali, la scuola non sarà in grado di soddisfare le proprie esigenze di bilancio: “Dovremmo raddoppiare le tasse per tutte le famiglie che vogliono lasciare i loro figli qui, il che è fuori discussione”. L’istituto era finito nel mirino delle autorità nel 2020, ma non era stato rilevato nulla che potesse far pensare ad un discostamento dai valori nazionali francesi nei programmi didattici.

Alcune organizzazioni per i diritti hanno affermato che questo è solo l’ultimo atto di un più vasto giro di vite sui musulmani. La Francia ospita la più grande comunità islamica d’Europa e molti fedeli di questa religione hanno affermato che dal 2015, anno in cui si sono verificati diversi attentati terroristici, il Paese è diventato più ostile nei loro confronti.

Tra le misure più recenti adottate dall’Eliseo per sopprimere la radicalizzazione e preservare la laicità dello Stato, nel settembre del 2023 il ministro dell’Istruzione ha vietato alle donne musulmane di indossare l’abaya, una tradizionale veste ampia e lunga, nelle scuole pubbliche. Nel 2022, un imam sempre di Lille è stato espulso. La situazione si è ulteriormente complicata con l’inizio del conflitto in Medio Oriente e il ritorno della minaccia estremista dopo anni di quiete.

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