Volo scomparso in Alaska, individuati i rottami tra i ghiacci: non ci sono sopravvissuti

Le cause dell'incidente devono ancora essere accertate: per le autorità americane l'aereo ha perso improvvisamente quota e velocità. Dieci le vittime

I rottami del Cessna precipitato in Alaska
I rottami del Cessna precipitato in Alaska
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Anche l'ultima flebile speranza di ritrovare vivi i passeggeri del volo scomparso in Alaska si è spenta nella notte italiana, quando un elicottero in perlustrazione lungo la rotta che stava compiendo il Cessna Caravan ha individuato i rottami. Si trovano a meno di 60 km dall'aeroporto in cui il velivolo con 10 persone a bordo sarebbe dovuto atterrare. Il piccolo aereo di linea della Bering Air doveva collegare Unalakleet a Nome ma qualcosa che dovrà ancora essere indagato è andato storto. Prima di schiantarsi, infatti, il Cessna ha perso rapidamente quota e poi è sparito dai radar.

Non ci sono sopravvissuti tra le 10 persone a bordo, 9 passeggeri tutti adulti e un pilota, era un volo di trasporto pendolari, un servizio di routine per spostarsi in quella parte di Stato ricoperta dai ghiacci. L'aereo si trovava a 12 miglia (19 chilometri) al largo della costa. Il Cessna è decollato da Unalakleet alle 14.37 e intorno alle 15:18 di giovedì, riferiscono le autorità, ha subito "un qualche tipo di evento che ha causato una rapida perdita di quota e una rapida perdita di velocità". C'era neve leggera e nebbia, con una temperatura -8,3 gradi. Le autorità sostengono che non sono stati inviati segnali di soccorso dall'aeromobile durante l'emergenza, il che fa supporre che il pilota abbia avuto troppo poco tempo tra l'evento e lo schianto. Inoltre, gli aerei trasportano un trasmettitore di localizzazione di emergenza. Se esposto all'acqua di mare, il dispositivo invia un segnale a un satellite, che poi ritrasmette quel messaggio alla Guardia Costiera per indicare che un aereo potrebbe essere in difficoltà. Nessun messaggio di questo tipo è stato ricevuto dalla Guardia Costiera.

Tra le persone morte, stando a quanto riferisce l'Alaska Native Tribal Health Consortium, c'erano anche Rhone Baumgartner e Kameron Hartvigson, che erano stati mandati a Unalakleet per riparare un sistema di recupero del calore per l'impianto idrico della comunità. "Questi due membri del nostro team hanno perso la vita servendo gli altri", ha dichiarato David Beveridge, vicepresidente del consorzio. Non sono stati resi noti i nomi di altri passeggeri, in attesa che vengano recuperati tutti e venga effettuato il riconoscimento ufficiale. "È difficile accettare la realtà della perdita", ha commentato la senatrice Lisa Murkowski durante una conferenza stampa serale. Il sindaco di Nome, John Handeland, si è commosso mentre parlava dei decessi e degli sforzi fatti per arrivare il prima possibile sul luogo dell'incidente, viste le condizioni proibitive.

"Nome è una comunità forte e nei momenti difficili ci uniamo e ci sosteniamo a vicenda. Mi aspetto che l'ondata di sostegno continui nei prossimi giorni mentre tutti lavoriamo per riprenderci da questo tragico incidente", ha detto ancora.

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